Lavanda: molecole, piacere e aspettative positive concorrono a determinare gli effetti dell’aromaterapia

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Numerose sperimentazioni hanno documentato che l’esposizione ad aromi può migliorare le funzioni cognitive di chi è sottoposto a stress, ma gli esatti meccanismi associati a questi effetti, non sono ancora del tutto chiari.

Gli autori di questo studio hanno valutato gli effetti dell’aromaterapia con lavanda, comunemente utilizzata per ridurre lo stato di stress, sulle funzioni fisiologiche e cognitive. Lo studio si è in particolare focalizzato sulla valutazione delle varie componenti che possono contribuire a determinare gli effetti osservati, su quella farmacologica, edonistica e sui meccanismi correlati alle aspettativa.

L’esposizione ad aromi può migliorare le funzioni cognitive di chi è sottoposto a stress

In questo studio effetti normalmente considerati placebo sono invece compresi in una procedura di ottimizzazione e sinergia, allo scopo di valorizzare e non demonizzare la componente placebo.

In altre parole, oggetto dello studio è anche l’induzione di un effetto suggestivo positivo. Nello studio sono state coinvolte 92 persone adulte sane con età media di 58 anni (79,3% donne) che sono state assegnate in modo casuale ad uno dei tre gruppi previsti [lavanda; placebo percepibile (cocco); e placebo non percepibile (acqua)] e relativi sottogruppi con o senza presentazione promozionale all’aromaterapia (indicazione, o meno, dei potenziali benefici derivanti dall’inalazione di un potente aroma sulla riduzione dello stress).

La performance dei partecipanti è stata valutata attraverso una serie di test cognitivi e relativi alle risposte fisiologiche; la percezione soggettiva di stress è stata valutata al basale e dopo trattamento attraverso apposite procedure.

I partecipanti hanno inoltre valutato l’intensità e la gradevolezza dell’aroma a cui sono stati esposti. Effetti farmacologici nella performance post-stress sono stati osservati dopo l’esposizione a lavanda e non dopo placebo; in particolare per quanto riguarda alla memoria di lavoro (F (2, 86) = 5.41; p = 0.006).

L’aumento delle aspettative conseguente alla presentazione positiva del trattamento ha facilitato,  indipendentemente dal tipo di aroma, la performance post-stress relativa alla velocità di elaborazione (F (1, 87) = 8.31; p = 0.005).

La componente edonistica (piacevolezza e intensità) dell’aroma di lavanda ha contribuito all’effetto sulla memoria di lavoro e sulle funzioni fisiologiche. Gli autori della sperimentazione concludono osservano che gli effetti conseguenti all’esposizione a un aroma sono il risultato di una combinazione di meccanismi che coinvolgono proprietà specifiche di tipo farmacologico, effetti edonistici e conseguenti alle aspettative dei partecipanti.

Secondo gli autori, ciascuno di questi meccanismi può essere manipolato per produrre risultati ottimali.

Ricerca realizzata da associati a: Department of Neurology, Oregon Health & Science University , Portland, OR, USA.

Chamine I, Oken BS. Aroma effects on physiologic and cognitive function following acute stress: A mechanism investigation. J Altern Complement Med 2016, Jun 29 [Epub].