Dai geriatri il decalogo per fronteggiare il caldo

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Dalla prima edizione del Meeting Salute di Rimini (20-26 agosto 2017) arriva il monito dei geriatri: un decalogo a tutela degli anziani per fronteggiare il caldo torrido.

Dai geriatri il decalogo per fronteggiare il caldo torrido che mina il benessere degli anziani e che, in presenza di malattie, li espone a rischi maggiori
Dai geriatri il decalogo per fronteggiare il caldo torrido che mina il benessere degli anziani e che, soprattutto in presenza di malattie, li espone a rischi maggiori

Una delle categorie cui è riservata maggiore attenzione durante il Meeting Salute è proprio quella degli anziani.

Il caldo di questi ultimi giorni ha indotto i relatori a promuovere alcune indicazioni di sicurezza.

«La nostra attività non si deve limitare a individuare una diagnosi e una terapia, ma deve avere anche la comprensione della sofferenza della persona anziana nelle dinamiche psicologiche e sociali afferma il presidente dell’AIP, Associazione Italiana Psicogeriatria, Marco Trabucchi. – Per questo intendiamo assistere il paziente a 360 gradi. Vogliamo far capire che invecchiare non è una malattia».

Le 10 regole contro il caldo

In Italia, su quasi 60 milioni di persone, gli anziani sono oltre 12 milioni: un’attenzione alla categoria è dunque doverosa. Da qui l’idea di un decalogo per stare bene anche d’estate.

1. Quando uscire?

Evitare di uscire di casa nelle ore più calde della giornata (dalle 12:00 alle 17:00).

2. Aria condizionata sì o no?

Usare i condizionatori, ma con moderazione. Danno una sensazione di benessere, ma uno sbalzo di temperatura eccessivo (superiore ai cinque o sei gradi) può provocare danni, in particolare a chi soffre di bronchite cronica.

3. Sforzi fisici e sole

Evitare esercizi fisici non necessari, all’aperto o in luoghi non condizionati, ed evitare l’esposizione inutile al sole diretto.

4. Colpo di sole: che cosa fare?

In caso di cefalea provocata da un colpo di sole o di calore, fare subito impacchi con acqua fresca, per abbassare le temperatura corporea e se necessario contattare il medico.

5. Che cosa e come bere

Bere molti liquidi (almeno 1,5 litri al giorno, di più se si svolge attività fisica). Si consiglia di bere anche se non se ne sente il bisogno, perché vanno reintegrate le perdite quotidiane di minerali (soprattutto potassio, sodio e magnesio) e liquidi. Evitare le bevande gasate, zuccherate e troppo fredde. Queste ultime contrastano con la temperatura corporea e potrebbero provocare l’insorgenza di congestioni gravi. Evitare bevande alcoliche e caffè che, aumentando la sudorazione e la sensazione di calore, contribuiscono alla disidratazione.

Non aver timore di sudare.

6. Che cosa e come mangiare

Fare pasti leggeri. Meglio mangiare poco più volte al giorno. Preferire alimenti come pasta, frutta e verdura alla carne e ai fritti: in estate c’è bisogno di meno calorie.

Non assumere integratori salini senza consultare il proprio medico.

7. Come vestirsi?

Indossare indumenti chiari, non aderenti, di cotone o lino, perché le fibre sintetiche impediscono la traspirazione, oltre a provocare irritazioni di tipo allergico, fastidiosi pruriti e arrossamenti.

8. Diabete e sole

Chi soffre di diabete deve esporsi al sole con molta cautela, per evitare il peggioramento della dermatite diabetica o ustioni serie a causa della minore sensibilità dei recettori al dolore.

9. Farmaci e caldo

Ricordarsi che il caldo può potenziare l’effetto di molti farmaci utilizzati per la cura dell’ipertensione arteriosa e di molte malattie cardiovascolari. Durante la stagione calda è opportuno, quindi, effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa e richiedere il parere del medico curante per eventuali aggiustamenti della terapia (per dosaggio e tipologia di farmaci).

10. Pressione e cuore al caldo

I pazienti ipertesi e cardiopatici sono particolarmente suscettibili agli effetti negativi del caldo. A causa della temperatura alta, essi possono manifestare episodi di ipotensione arteriosa (diminuzione della pressione arteriosa) nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione eretta. È consigliabile, pertanto, evitare il brusco passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale. Questo infatti potrebbe causare anche perdita di coscienza. Se bisogna alzarsi dal letto, soprattutto nelle ore notturne, è necessario non farlo bruscamente. È bene fermarsi in posizioni intermedie (esempio: seduti al bordo del letto per alcuni minuti) prima di alzarsi in piedi.

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