Salute delle donne e fitoterapia, il punto sulla questione

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Questo lungo articolo pubblicato sulla rivista Pharmacological Reviews ha il pregio di riassumere una grande mole di dati relativi alle piante medicinali che possono promuovere la salute delle donne. Vista l’ampiezza degli argomenti trattati non possiamo che proporre un veloce riassunto, al solo scopo di fornire una traccia e introdurvi una revisione sistematica che è visionabile integralmente e gratuitamente via PubMed.

Disturbi e piante di seguito segnalate sono dettagliatamente sviluppate nella revisione; diversi grafici, diagrammi di flusso e tabelle riassuntive favoriscono una visione d’insieme della materia. Sono veramente molte le piante medicinali utilizzate dalle donne e si differenziano, ad esempio, in base all’età.

Donne e fitoterapia. Uno studio riassume i rimedi più adatti a ogni età e disturbo

A ogni donna il suo rimedio fitoterapico

Infezioni urinarie e sindrome premestruale

Le donne più giovani usano fitoterapici per le infezioni del tratto urinario, in particolare Vaccinium macrocarpon (mirtillo rosso), dove ci sono prove della sua efficacia.

Gli integratori per la sindrome premestruale (PMS) sono utilizzati (comparativamente) meno e, in questo caso, secondo gli autori mancano studi clinici rigorosi; alcuni esempi includono Vitex agnus-castus (agnocasto), Angelica sinensis (dong quai), Viburnum opulus/Viburnum prunifolium (Viburno palle di neve e V. americano) e Zingiber officinale (zenzero).

In gravidanza

Le donne incinte utilizzano lo zenzero per ridurre la nausea; le donne che allattano utilizzano come galattagoghi naturali Trigonella foenum-graecum (fieno greco) e Silybum marianum (cardo mariano), in questo caso sono però carenti studi rigorosi su efficacia e sicurezza.

In menopausa

Le donne più anziane che soffrono di sintomi della menopausa sono sempre più propense a utilizzare prodotti vegetali. Meccanismi serotoninergici simili agli antidepressivi sono stati proposti per Actaea/Cimicifuga racemosa e Valeriana officinalis (valeriana). Gli estratti vegetali con attività estrogenica per il sollievo dei sintomi della menopausa includono Glycine max (soia), Trifolium pratense (trifoglio rosso), Pueraria lobata (kudzu), Humulus lupulus (luppolo), Glycyrrhiza specie (liquirizia), Rheum Rhaponticum (rabarbaro), Vitex agnus- castus (agnocasto), Linum usitatissimum (semi di lino), Epimedium sp. (alcune specie sono utilizzate anche per trattare la disfunzione sessuale), e Medicago sativa (erba medica).

Prevenzione di osteoporosi e cancro al seno

Alcuni dei vegetali ad attività estrogenica hanno anche effetti protettivi contro l’osteoporosi per la presenza di isoflavoni e altro (soia, trifoglio rosso, fieno greco, silimarina). Molti di questi vegetali potrebbero avere effetti preventivi sul cancro al seno agendo su varie vie ormonali, biochimiche, infiammatorie e/o epigenetiche. Questi fitoterapici sono percepiti come rimedi naturali sicuri, è però importante che le donne e i prescrittori siano consapevole che non sempre sono stati testati rigorosamente relativamente ai loro potenziali effetti tossici e/o alle interazioni con farmaci e con altri fitoterapici.

Una sempre maggiore comprensione dei meccanismi d’azione sottostanti gli effetti di questi integratori porterà progressivamente a prodotti botanici standardizzati con una sempre maggiore efficacia, sicurezza e proprietà chemopreventive.

Rassegna e revisione sistematica della letteratura a cura di associati a: University of Illinois at Chicago/National Institutes of Health Center for Botanical Dietary Supplements, Department of Medicinal Chemistry and Pharmacognosy, College of Pharmacy, University of Illinois at Chicago, Chicago, Illinois.

Dietz BM, Hajirahimkhan A, Dunlap TL, and Bolton JL. Botanicals and Their Bioactive Phytochemicals for Women’s Health. Pharmacol Rev. 2016Oct;68(4):1026-1073