Abitudini sane ed esercizio fisico: un bene per la salute dell’individuo e per la società

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Praticare sport e adottare salutari stili di vita aiuta a evitare patologie cronico-degenerative e ha importanti ricadute in termini di risparmio di costi economici e sociali a carico del Ssn. Se ne è parlato alla tavola rotonda “Sport e Sostenibilità”, organizzata da ConfAssociazioni Ambiente in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Ambientale

Numerose evidenze scientifiche dimostrano come uno stile di vita sano e una regolare attività fisica siano validi alleati del benessere. Oltre il 70% delle patologie cronico-degenerative, come infarto, diabete e ictus, potrebbe essere evitato grazie a un corretto regime alimentare e a un costante esercizio fisico così come fare movimento tutti i giorni ha grandi benefici per chi soffre di stress, depressione e stati d’ansia (Willet, W.C., 2002, “Balancing life-style and genomics research for disease prevention”, Science, 296:695-698). D’altro canto, però, studi scientifici mettono in evidenza come lo stile di vita della popolazione stia peggiorando: dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità evidenziano che oltre 7 italiani su 10 (73,9%) sono obesi o in sovrappeso, il 56,6% non svolge attività fisica e il 19,6% ha il vizio del fumo (WHO (2011), “Noncommunicable disease country profiles 2011”. WHO global report, World Health Organization).
Seguire salutari abitudini sportive, oltre che alimentari, aiuta non solo a ridurre il rischio di sviluppare molte patologie croniche ma è importante anche per contrastare la progressione della malattia quando si è già manifestata.

Di questo si è parlato alla tavola rotonda “Sport e Sostenibilità” organizzata da ConfAssociazioni Ambiente, in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), e tentuasi oggi 14 giugno presso la Camera dei Deputati.

Consigliare l’attività fisica

“La nostra salute dipende principalmente dagli stili di vita. Moltissime delle patologie sono dovute a comportamenti errati. Scarsa attività motoria, alimentazione non corretta, fumo sono le principali cause di malattie croniche e degenerative che possono condurre anche a morti premature”, ha detto Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale. “Viceversa, abitudini sane ed esercizio fisico allungano l’aspettativa di vita e incidono positivamente sulla qualità di vita di ognuno”.

“Pertanto, l’attività fisica e motoria dovrebbe essere consigliata dal medico così come vengono prescritte terapie farmacologiche o diete alimentari”, ha aggiunto Alessandro Miani. “E su questo auspico vi sarà una maggiore sensibilità da parte della politica e degli organismi istituzionali preposti per incentivare tutte le strutture pubbliche e private, i gestori sportivi e i singoli operatori che ogni giorno si adoperano per rendere fruibile lo sport in ambienti outdoor e indoor, adeguati, sani e funzionali”.

Una questione di sostenibilità

Praticare sport e adottare salutari stili di vita comporta, inoltre, importanti ricadute in termini di risparmio di costi economici e sociali a carico del Servizio sanitario nazionale. “Un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 2017 mostra come in Europa la sedentarietà costi dai 150 ai 300 Euro/anno per ogni persona”, sostiene Daniela Lucini, Professore Associato di Medicina Interna e Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico UNIMI. “Esercizio fisico e corretto stile di vita in genere soddisfano pienamente la definizione di Sostenibilità: fare oggi azioni per preservare un bene prezioso quale la Salute che altrimenti un domani potrebbe non essere più presente, garantendo anche un significativo risparmio economico e liberare quindi risorse da investire in terapie innovative”.

Lo sport, infine, è anche ‘amico’ dell’ambiente. Dove si pratica attività fisica all’aria aperta – per esempio nei parchi cittadini o all’interno delle aree protette – si sviluppano  coscienza ed educazione ambientale, maggiore attenzione alla promozione e salvaguardia delle risorse del territorio, mettendo in atto atteggiamenti di tutela del paesaggio dall’inquinamento e dall’incuria.

“Il concetto di Smart City, prima di essere inteso come un luogo in cui grazie all’ausilio della tecnologia applicata si riesce a fruire dei servizi in maniera efficiente e con risparmio di tempo e denaro, è un sito nel quale i suoi abitanti vengono educati a vivere uno stile di vita sano di cui beneficia il singolo e l’intera comunità”, ha concludso Emanuel Stilo, CEO Sporting Milano 3. “Lo sport e le corrette abitudini alimentari devono essere alla base dell’educazione dei nostri bambini per il raggiungimento del benessere psicofisico fin dall’età adolescenziale”.