Pazienti con HIV: benefici dei probiotici su microbiota, marker infiammatori e di coagulazione

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Virus isolated on whiteLa traslocazione microbica e l’infiammazione cronica possono contribuire alla morbilità non-AIDS in pazienti con HIV. Gli autori di questo studio (in doppio-cieco e randomizzato) hanno valutato l’impatto della supplementazione con probiotico sulla traslocazione microbica e sull’infiammazione, in pazienti sottoposti a terapia antiretrovirale (ART), con soppressione della carica virale e conta dei CD4 sotto la norma. Sono stati coinvolti nello studio 32 pazienti in trattamento ART (CD4 <500 cel/mL) che sono stati assegnati random al gruppo con probiotico multi-ceppo (n = 15), placebo (n = 9) o al gruppo di controlli (n = 8) per otto settimane. Al basale e alla fine dello studio sono stati valutati i livelli di marker infiammatori, D-dimero, LPS, sCD14, l’attivazione delle cellule T, i metaboliti del triptofano e la composizione della flora intestinale. L’analisi dei risultati è stata fatta sulle 24 persone che hanno completato lo studio. Fra i pazienti che hanno assunto probiotici è stata rilevata una riduzione significativa dei livelli di D-dimero (variazione mediana 33%, p = 0,03) e una tendenza alla riduzione dei livelli di CRP (p = 0,05) e di IL-6 (p = 0,06). Le variazioni di CRP e IL-6 sono risultate fortemente correlate (r = 0,95, p <0,01), mentre i cambiamenti relativi al frammento proteico D-dimero non sono risultate correlate ai cambiamenti registrati per CRP o IL-6. Nel gruppo con probiotici sono stati osservati incrementi di bifidobatteri (p = 0,04) e di lattobacilli (p = 0,06), mentre la relativa abbondanza di batteri del genere Bacteroides è risultata diminuita (p = <0.01). Non sono stati osservati cambiamenti significativi relativamente ai marcatori di traslocazione microbica o all’attivazione delle cellule T. Tuttavia, l’espansione di bifidobatteri è risultata correlata negativamente con i cambiamenti LPS (r = -0.77, p = 0,01), mentre la riduzione di Bacteroides è risultata correlata positivamente con le variazioni LPS (r = 0,72, p = 0,02). Gli autori concludono osservando che la supplementazione con probiotici sembra ridurre i marker di infiammazione e coagulazione, senza cambiamenti evidenti nella traslocazione microbica. Questi risultati meritano ulteriori studi in coorti più grandi e con un periodo di follow-up più lungo. Ricerca realizzata da associati a vari istituti, fra questi: Department of Infectious Diseases, Oslo University Hospital, Oslo, Norvegia. Stiksrud B, Nowak P, Nwosu FC, Kvale D, Thalme A, Sonnerborg A, et al. Reduced levels of d-dimer and changes in gut microbiota composition after probiotic intervention in hiv-infected individuals on stable ART. J Acquir Immune Defic Syndr 2015, Aug 6;70(4):329-37.