Yerba mate nel trattamento del sovrappeso

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mateIn Fitoterapia vengono spesso utilizzate a scopo dimagrante piante medicinali in grado di aumentare il consumo energetico una di queste è l’Ilex paraguariensis St.Hilaire o Matè. Le foglie di questa pianta sono molto utilizzate in America del Sud (Brasile, Paraguay, Argentina) per preparare infusi, comunemente consumati per l’azione tonico stimolante dovuta alla presenza di caffeina. Nei paesi di lingua spagnola è chiamata “yerba mate”. Il costituente principale della droga (foglie e piccioli disseccati) è la caffeina circa 1,20%. La concentrazione in caffeina è più elevato nelle foglie giovani (2%) e diminuisce durante la conservazione. Meno atto del caffè e del tè a provocare insonnia, stimola l’attività cerebrale, è tonico e stomachico e in grandi quantità diventa purgativo. Il suo utilizzo non comporta insonnia e conferisce ai muscoli una capacità di resistenza alla fatica maggiore rispetto a quella della caffeina. Le preparazioni di Maté sono, inoltre diuretiche. Non è da trascurare, infine, la presenza di vitamina C e tiamina. Nel trattamento del sovrappeso la pianta manifesterebbe un effetto termogenetico, contribuendo all’eliminazione dei grassi, e riducendo l’appetito. La pianta risulta utile pertanto, oltre che nelle astenie funzionali, nel trattamento del sovrappeso sia per l’attività diuretica, lipolitica che come frenatore dell’appetito. La letteratura non segnala effetti secondari tossici alle dosi abituali. Solo per i forti bevitori di matè (più di un litro al giorno!) viene segnalato un probabile effetto cancerogeno (esofago, stomaco, cavità oro-faringea), in particolare se la bevanda viene assunta bollente. (Ilex paraguariensis T.M.: 30 gocce, diluite in acqua, 3 volte al dì; Estratto secco (titolo in caffeina 8%): cps di 300 mg di, 1-3 /die; Infuso: 1 cucchiaino di Matè foglie in 100 ml di acqua non più bollente. Filtrare dopo pochi minuti di infusione. Bere tre tazze al dì).

Enrica Campanini