Diminuisce la “gola” verso il consumo di alimenti con zuccheri aggiunti e fa prevenzione contro il rischio di sviluppo di carie dentali. È l’ultimo dei benefici attribuibile all’allattamento al seno, protratto fino ai due anni di età, secondo le evidenze di uno studio dell’Università della Catalogna di Barcellona, in Spagna, pubblicato su Community Dentistry and Oral Epidemiology.

Le raccomandazioni dell’Oms

Sarebbe imperativo, secondo l’OMS, non abituare i piccoli ad assumere, e quindi a ingolosirsi, di zuccheri aggiunti spesso contenuti in alimenti solidi, prima dei due anni di età, i quali tra i tanti effetti collaterali, contribuiscono a “sostenere” anche lo sviluppo di carie. Cosa lega il fattore zucchero all’allattamento al seno? Qual è il ruolo del latte materno in questo processo?

Se da un lato il latte materno, modificato dalla placca batterica presente sui denti dopo il consumo degli zuccheri, favorisce la demineralizzazione dello smalto dentale e l’innesco del processo cariogeno, dall’altro vi sarebbe evidenza che allattare al seno oltre i 6 mesi raccomandati dall’OMS e on demand fino ai 24 mesi, riduca la voglia di cibi ultra-processati o di cibi con zuccheri aggiunti. In quest’ottica, indirettamente l’allattamento al seno svolgere una azione protettiva verso l’insorgenza di carie.

La ricerca barcellonese

È quanto emerge da uno studio spagnolo (Prolonged breastfeeding, sugar consumption and dental caries at 2 years of age: A birth cohort study”), basato su numeri piuttosto ampi. Ha coinvolto 800 bambini, consumatori di zuccheri aggiunti con la dieta in cui l’allattamento al seno, secondo quanto dichiarato dalle madri o dai caregiver nel corso di interviste dedicate, era stato interrotto precocemente. Sono state, inoltre, raccolte informazioni su quanto mangiato dai bambini nelle 24 ore precedenti all’indagine, compreso le quantità di zuccheri aggiunti assunti tramite alimenti e bevande tra cui tè, succhi o latte.

I risultati hanno fatto rilevare che sul totale dei bambini, il 22.8%, aveva sviluppato carie dentali, che solo il 2.8% non era mai stato esposto agli zuccheri prima dei due anni, a fronte del 66.7% che invece consumava prodotti ad alto contenuto più di cinque volte al giorno. Infine solo il 7.6% era scevro dal consumo di zuccheri aggiunti nel primo anno di vita. Tali percentuali erano influenzate da diverse variabili, principalmente dall’appartenenza a contesti famigliari più disagiati e meno scolarizzati: contesti cha hanno determinato anche aumentate probabilità di sviluppo di carie.

Educazione alimentare

Il fatto che si tratti di denti da latte, sottolineano i ricercatori, non giustifica nei piccoli il consumo maggiorato, precoce e/o frequente di zuccheri (aggiunti). Tutt’altro; le abitudini alimentari acquisite da bambini permangono anche in età adulta, con le implicazioni e rischi che ciò comporta, e non limitatamente allo sviluppo di carie. Tanto più che, concludono i ricercatori, i gusti e le preferenze assunte da piccoli influenzano le scelte alimentari nel corso di tutta la vita. Meglio, pertanto, evitare il consumo di zuccheri, almeno e fino nei primi 24 mesi di vita.

Fonte:

  • Abanto J, Maruyama JM, Pinheiro E, Matijasevich A, Antunes JLF, Bönecker M, Cardoso MA; MINA-Brazil Study Group. Prolonged breastfeeding, sugar consumption and dental caries at 2 years of age: A birth cohort study. Community Dent Oral Epidemiol. 2022 Nov 15.