Potrebbe bastare un esame del sangue e alcuni specifici biomarcatori per stabilire l’aderenza “terapeutica” a una dieta di tipo mediterraneo. Uno studio inglese dell’Università di Cambridge (A nutritional biomarker score of the Mediterranean diet and incident type 2 diabetes: Integrated analysis of data from the MedLey randomised controlled trial and the EPIC-InterAct case-cohort study), pubblicato su PLOS Medicine, dimostrare che la compliance a questo regime alimentare può ridurre sensibilmente il rischio di diabete di tipo 2.

La “bocca della verità”

Il paziente dice il vero o il falso quando è interrogato sulla sua capacità di mantenersi ligio ad una sana dieta di tipo mediterranea? Il suo “percepito” potrebbe essere confermato, o smentito, da un semplice esame ematico, da uno score calcolato su un pannello di specifici biomarcatori nutrizionali.

Perché è così importante stabilire questa fedeltà alimentare? Vi sarebbe evidenza della stretta relazione tra dieta mediterranea e riduzione dell’incidenza di diabete di tipo 2. A ipotizzarlo è una ricerca innovativa che per la prima volta utilizza biomarcatori nutrizionali quale approccio per “misurare” la qualità complessiva della dieta.

Per estrapolare i parametri chiave, tali da attestare l’adesione (autodichiarata dal paziente) alla dieta mediterranea, i ricercatori sono partiti da un piccolo studio australiano Medley condotto su 128 pazienti randomizzati e inviati a seguire l’alimentazione abituale o una dieta mediterranea per sei mesi.

Tali comportamenti alimentari hanno consentito di rilevare che un punteggio composito derivato dai livelli ematici di 24 acidi grassi e 5 carotenoidi poteva essere predittivo dell’aderenza, oppure no, alla dieta mediterranea. Da qui l’intenzione di applicare e verificare questo stesso indicatore su una più ampia scala.

Così i ricercatori hanno ampliato l’indagine su una popolazione di oltre 22.200 partecipanti degli oltre 340.200 arruolati nello studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition). Come “effetto avverso”, di questi 9.453 partecipanti hanno sviluppato in corso di follow-up diabete di tipo 2. Come e per quale ragione?

La risposta è arrivata da un controllo crociato: i ricercatori hanno confrontato i dati con i parametri di oltre 12.700 partecipanti che non avevano sviluppato malattia, rilevando che coloro che avevano raggiunto un punteggio maggiore correlato ai biomarcatori identificati come predittivi di aderenza a una dieta mediterranea avevano meno probabilità di sviluppare diabete di tipo 2.

In buona sostanza, l’aderenza alla dieta mediterranea stimata utilizzando una combinazione di biomarcatori nutrizionali, sembrerebbe associarsi a un minor rischio di diabete di tipo 2 di nuova insorgenza, con una relazione più forte rispetto a quella con autoriportato del paziente, ovvero con hazard ratio (HR) (intervallo di confidenza al 95% (CI)) per deviazione standard di aderenza erano 0,71 (da 0,65 a 0,77) e 0,90 (da 0,86 a 0,95), rispettivamente.

Cosa significano questi risultati?

L’adesione alla dieta mediterranea può essere più vantaggiosa per la prevenzione primaria di diabete di tipo 2 rispetto a quanto precedentemente stimato da studi dietetici osservazionali. Anche piccole differenze verso l’alto (migliorative) nella dieta mediterranea misurata oggettivamente possono essere associate a una riduzione del rischio di diabete di tipo 2 a livello di popolazione.

Tuttavia dicono anche che l’interpretazione causale di questi risultati è limitata dal potenziale errore di misurazione in biomarcatori nutrizionali, da una specificità poco chiara del punteggio del biomarcatore per la dieta mediterraneo dieta e da un possibile confondimento residuale.

Tradotto in concreto, ricercatori e studio suggeriscono che l’applicazione di biomarcatori ematici a un modello dietetico possa essere una via efficace per valutare la possibile relazione tra dieta e malattia, tipicamente limitate dal ricordo soggettivo dei cibi consumati, ma la relazione va ancora meglio indagata.

Fonte:

  • Sobiecki JG, Imamura F, Davis CR, Sharp SJ, Koulman A, Hodgson JM et al. A nutritional biomarker score of the Mediterranean diet and incident type 2 diabetes: Integrated analysis of data from the MedLey randomised controlled trial and the EPIC-InterAct case-cohort study. PLoS Med. 2023 Apr 27;20(4):e1004221.