Il consumo di semi di chia può aiutare a ridurre la pressione

L’obesità è la malattia cronica più diffusa a livello mondiale e può portare a insulino-resistenza, ipertensione e dislipidemia, tutti fattori collegati a molteplici esiti come le malattie cardiovascolari, il cancro e il diabete di tipo 2. Pertanto, gli sforzi per gestire l’obesità sono importanti dal punto di vista della salute pubblica.

Un aiuto potrebbe venire dal consumo di chia (Salvia hispanica) che, pur non combattendo direttamente l’obesità, sembra avere un effetto benefico sulla riduzione della pressione sanguigna e portare anche a una leggera riduzione dei livelli di colesterolo a lipoproteine ad alta densità (HDL). 

Lo suggeriscono i risultati di una revisione sistematica degli studi sinora pubblicati in letteratura, effettuata da ricercatori iraniani che tuttavia avvertono: «poiché la qualità degli studi inclusi era per lo più bassa, i risultati dovrebbero essere interpretati con cautela. Sono necessari studi ben progettati con campioni di dimensioni maggiori e una durata di follow-up più lunga per fornire ulteriori informazioni sugli effetti dose-dipendenti del consumo di chia».

Molti studi precedenti avevano investigato gli effetti di alimenti specifici e di diete sull’obesità e sui fattori di rischio cardiometabolici; tuttavia, l’effetto dei semi oleosi come la chia era finora poco chiaro. I semi di chia sono una buona fonte di fibre, proteine, multivitamine, minerali, acido alfa-linolenico e numerosi componenti biologicamente attivi. Di conseguenza, la loro inclusione nella dieta sembra avere la potenzialità di svolgere un ruolo benefico nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Nella revisione sistematica iraniana con metanalisi sono stati incluse dieci pubblicazioni e questa volta i risultati sono stati chiari: una riduzione della pressione sanguigna sistolica media (-7,87 mmHg), della pressione diastolica (-6,33 mmHg) e, più modesta, del colesterolo HDL (-4,09 mg), mentre gli effetti della chia sugli altri fattori di rischio non sono risultati significativi. 

Renato Torlaschi

Studio effettuato da ricercatori dell’Università di Scienze Mediche di Tabriz, in Iran. Kiani S, Naghshi S, Saghafi-Asl M. Effects of chia (Salvia hispanica. L) on anthropometric measures and other cardiometabolic risk factors: A systematic review and dose-response meta-analysis. Complement Ther Med. 2024 Nov;86:103086.