Presso St. James’s Palace di Londra si è tenuto l’evento “Verso una società sana su un pianeta prospero”, promosso dalla Circular Bioeconomy Alliance (CBA), organizzazione fondata da Sua Maestà Re Carlo III. L’incontro ha riunito scienziati, leader aziendali e rappresentanti di comunità indigene per discutere il ruolo della natura come pilastro di una salute globale sostenibile. Tra i protagonisti italiani figuravano Massimo Mercati, CEO di Aboca, e Anna Zita Di Carlo, direttrice di Aboca Museum, che hanno condiviso la visione dell’azienda toscana: unire ricerca scientifica, tradizione storica e sostenibilità ambientale per promuovere una medicina più integrata e rispettosa dell’uomo e dell’ecosistema.

La piattaforma di ricerca integrata Aboca

Durante la sessione dedicata a “scienza e innovazione per la salute del pianeta”, Aboca ha presentato la propria piattaforma di ricerca scientifica, un modello che coniuga conoscenze storiche e metodologie di avanguardia.
Al centro di questo approccio vi è la caratterizzazione delle matrici naturali, studiata attraverso tecnologie di analisi molecolare e fisiologica che consentono di comprendere la complessità biochimica delle piante medicinali. Le evidenze ottenute sono supportate da studi preclinici e clinici, che garantiscono l’efficacia e la sicurezza dei prodotti sviluppati, tutti rigorosamente biodegradabili e naturali. Questa strategia conferma come la ricerca integrata possa generare soluzioni terapeutiche efficaci senza compromettere la salute dell’ambiente, in linea con i principi della bioeconomia circolare promossi dalla CBA.

Tradizione e innovazione al servizio della medicina

Il contributo di Aboca si fonda su un patrimonio culturale unico, rappresentato dall’Aboca Museum, che custodisce testi e strumenti della tradizione medico-botanica europea. La sinergia tra ricerca scientifica e riscoperta delle fonti storiche consente di reinterpretare il sapere antico alla luce delle più recenti acquisizioni scientifiche. Come ha dichiarato Massimo Mercati, «la nostra ricerca connette la tradizione del Museo con le tecnologie più avanzate per analizzare la complessità delle piante e dei loro meccanismi fisiologici, in modo rispettoso dell’ambiente e del corpo umano». Durante il ricevimento successivo all’evento, Mercati e Di Carlo hanno inoltre presentato a Re Carlo III una mostra di reperti e volumi storici, affiancati da opere rare della tradizione botanica inglese, a testimonianza del dialogo tra culture e saperi nel segno della natura.

Verso una bioeconomia della salute

La partecipazione di Aboca all’incontro londinese rappresenta un passo significativo nella costruzione di un nuovo paradigma scientifico e produttivo: la salute come espressione dell’equilibrio tra uomo, natura e società. L’impegno condiviso con la Circular Bioeconomy Alliance mira a tradurre i risultati della ricerca in azioni concrete di sostenibilità, come i progetti di agroforestazione e le collaborazioni accademiche internazionali. In questa prospettiva, la bioeconomia circolare non è solo un modello industriale, ma una visione di futuro che restituisce alla natura il ruolo di principio attivo del benessere umano. La ricerca Aboca mostra come sia possibile conciliare innovazione tecnologica, rigore scientifico e responsabilità ecologica, contribuendo alla definizione di una medicina veramente integrata: fondata sulla scienza, ma guidata dalla vita.

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