Oggi, 17 novembre, si celebra la Giornata Mondiale della Prematurità, iniziativa inserita ufficialmente nel calendario dell’OMS, grazie alla Global Foundation for the Care of Newborn Infants GFCNI. “Garantire ai neonati prematuri il miglior inizio possibile per un futuro in salute”: è il claim scelto per l’edizione 2025.
I primi giorni e mesi di vita rappresentano un periodo delicato e decisivo, nel quale si pongono le basi per la crescita, lo sviluppo cognitivo e la salute a lungo termine del neonato. Garantire il miglior inizio possibile è ancora più fondamentale per i neonati prematuri, che hanno bisogno di cure di elevatissima qualità fin dai primi istanti e assistenza personalizzata.
I numeri della prematurità
Ogni anno nel mondo circa 13,4 milioni di neonati vengono alla luce prima della 37ª settimana di gestazione, ovvero 1 bambino su 10. Malgrado gli sforzi a livello internazionale, il tasso globale di nascite pretermine non è diminuito in modo significativo nell’ultimo decennio: la riduzione annuale stimata è di circa lo 0,14% tra il 2010 e il 2020.
La prematurità è la principale causa di mortalità neonatale nei bambini sotto i 5 anni di vita in tutto il mondo, ma ancora con forti disuguaglianze.
Secondo uno studio del 2025 (Report INNSIN 2024), la sopravvivenza fino alla dimissione dagli ospedali dei neonati estremamente pretermine (<29 settimane) è circa il 70% nei paesi ad alto reddito, ma solo il 44% nei paesi a basso e medio reddito. In Italia, le percentuali sono significativamente più alte:
- 74% a 24–27 settimane,
- 93% a 28–29 settimane,
- 97% a 30–31 settimane,
- 99% sopra le 32 settimane.
I bambini nati molto pretermine (≤28 settimane) rimangono comunque a rischio aumentato di disabilità neurocognitive.
Come ridurre l’impatto della prematurità
Alcuni interventi hanno un ruolo chiave nel miglioramento degli esiti a breve e lungo termine:
- favorire il più possibile il contatto precoce e prolungato genitore-bambino (Kangaroo Care) durante il ricovero;
- implementare programmi di intervento precoce che coinvolgano e istruiscano i genitori nelle attività di stimolazione sensomotoria e relazionale; gestire il dolore, attraverso protocolli sistematici, per la protezione sensoriale e per la dimissione con piano di follow-up neuroevolutivo;
- assicurare continuità di cura territoriale e accesso rapido a servizi di riabilitazione, quando necessari.
Anche un’adeguata cura nutrizionale ha un ruolo chiave. Per l’alimentazione ha grande importanza il latte materno. Recenti linee guida confermano che un approccio nutrizionale precoce, mirato e multidisciplinare è un pilastro fondamentale della cura della prematurità. Le raccomandazioni dell’European Society for Paediatric Gastroenterology Hepatology and Nutrition (ESPGHAN) e di linee guida nazionali (Società Italiana di Neonatologia, 2016; Sociedade Portuguesa de Neonatologia, 2023) sottolineano l’importanza del latte materno così come il latte umano donato.
Anche le Istituzioni italiane hanno riconosciuto questo ruolo: il Governo ha recentemente recepito il documento “Disponibilità del latte umano donato”, redatto dal Gruppo di Lavoro per il monitoraggio dell’appropriatezza operativa e gestionale delle Banche del Latte Umano Donato (istituito con decreto del Ministero della Salute nel 2022). Il documento, pubblicato in GU n. 47 del 26 febbraio 2025, definisce interventi per rendere più qualificato ed efficace il sistema delle banche del latte nel nostro Paese.
«Dobbiamo offrire ad ogni bambino che nasce troppo presto non solo la sopravvivenza, ma anche una qualità di vita la migliore possibile,-afferma il presidente SIN, Massimo Agosti-. Questa sfida è tanto sanitaria, quanto etica e sociale: ridurre le problematiche legate alla prematurità e attenuarne gli effetti significa investire nel futuro dell’umanità. In questa prospettiva, i primi momenti di vita rappresentano il cuore dei primi mille giorni e sono determinanti per la salute futura dei neonati. La SIN ribadisce la necessità di un impegno concreto da parte delle Istituzioni nazionali e regionali per potenziare le reti perinatali, assicurare risorse adeguate alle Terapie Intensive Neonatali e garantire la continuità assistenziale dopo la dimissione. Investire nella cura dei neonati pretermine significa investire nel futuro del Paese: in termini di salute, sviluppo e inclusione sociale».
Le iniziative per la Giornata Mondiale 2025
Sono diverse le iniziative messe in campo per supportare la Giornata Mondiale della Prematurità 2025, volte a ricordarne l’importanza e accrescere la sensibilità sul tema. Durante la giornata di oggi i monumenti e le piazze delle maggiori città italiane si colorano di viola, il colore simbolo della prematurità.
Inoltre, è stato pubblicato il nuovo libro, “Nel tuo abbraccio”, voluto da Vivere ETS Coordinamento nazionale delle associazioni dei genitori, con la collaborazione di tutte le 25 associazioni che rappresenta, con il contributo e la supervisione scientifica della Società Italiana di Neonatologia. Questa raccolta di filastrocche celebra i 15 anni della Carta dei Diritti del Bambino Nato Prematuro.
SIN e Vivere ETS hanno, inoltre, realizzato una raccolta digitale, il KIT VIOLA PER I NEONATI PREMATURI, con i file della campagna ufficiale di sensibilizzazione per la Giornata Mondiale della Prematurità 2025, utilizzabili sui social o da stampare.
È stato realizzato anche il MINI KIT VIOLA DIGITALE, pensato a supporto delle attività dedicate ai bambini, per scuole, associazioni, ecc., con file, schede informative, disegni da colorare, immagini e video sul tema dei nati prematuri, per spiegare anche ai più piccoli e in modo semplice che cosa è la prematurità.



