Artemisinina, una nuova arma contro l’aterosclerosi

L’artemisinina è un composto naturale estratto dalla pianta cinese Artemisia annua, conosciuta da secoli nella medicina tradizionale e approvata ufficialmente dalla Food and Drug Administration (l’ente regolatore statunitense) per il trattamento della malaria: è un farmaco molto efficace e rapido, spesso utilizzato in combinazione con altri antimalarici

Ma negli ultimi anni, questa sostanza ha attirato l’attenzione della comunità scientifica per un possibile nuovo utilizzo: la cura dell’aterosclerosi. Su questo tema, un recente approfondimento effettuato da studiosi iraniani apre prospettive interessanti. L’aterosclerosi è una malattia cronica delle arterie, in cui si formano placche di grasso e colesterolo sulle pareti dei vasi sanguigni, aumentando il rischio di infarti e ictus. Studi recenti condotti su modelli animali hanno dimostrato che l’artemisinina e i suoi derivati possono rallentare la formazione di queste placche e migliorare la salute vascolare. Come funziona? L’artemisinina agisce su diversi fattori di rischio che contribuiscono allo sviluppo dell’aterosclerosi, come l’eccesso di grassi nel sangue (iperlipidemia), l’infiammazione cronica, lo stress ossidativo (cioè il danno cellulare causato dai radicali liberi) e il malfunzionamento delle cellule muscolari delle pareti arteriose.

In particolare, uno dei derivati dell’artemisinina, l’artesunato, è risultato efficace nel ridurre il colesterolo “cattivo” (LDL) e i trigliceridi nel sangue, e nel limitare l’accumulo di grassi nelle arterie. Altri effetti positivi includono la riduzione dei segnali infiammatori nelle pareti vascolari e un’azione antiossidante che protegge le cellule dalle aggressioni esterne.

Tutti questi benefici rendono l’artemisinina una candidata promettente come nuovo trattamento contro l’aterosclerosi. Tuttavia, prima che possa essere utilizzata nei pazienti, saranno necessari studi clinici approfonditi per confermarne l’efficacia e la sicurezza.

Renato Torlaschi

Studio effettuato da ricercatori dell’Università di Neyshabur, in Iran. Majidiani H, Musavi M, Momtazi-Borojeni AA. New Roles of Artemisinins in Atherosclerosis Progression. Phytother Res. 2025 Apr;39(4):1847-1857.