Focus internazionale sulla ricerca in agopuntura a Bologna

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acupuncture-on-backIn quattro panel affrontate le questioni chiave. A breve sarà pubblicato un documento di sintesi

Si sono riuniti a Bologna i maggiori esperti mondiali nel campo della ricerca in agopuntura. In un evento organizzato dall’Associazione Medici Agopuntori Bolognesi con l’Istituto Superiore di Sanità, ricercatori di Cina, Corea, Regno Unito, Germania, Norvegia, Svezia e Italia hanno affrontato i nodi principali sul terreno, nella prospettiva di rafforzare le connessioni fra la tradizione medica cinese e la moderna medicina scientifica. A breve sarà stilato un documento finale di consenso che sintetizza le conclusioni dei lavori e la stato dell’arte in questo campo.

Nel primo panel sui meccanismi d’azione dell’agopuntura Xu Bin, vice-direttore del laboratorio di Agopuntura e di Ricerca Medica dell’Università di Nanchino, ha presentato un’innovativa ricerca sul neuromeccanismo dell’agopuntura nella regolazione della funzione gastrointestinale mentre Elisabet Stener-Victorin, del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia del Karolinska Institutet di Stoccolma, ha esposto una relazione su effetti e meccanismi dell’agopuntura nelle disfunzioni riproduttive legate alla sindrome dell’ ovaio policistico. Delle più moderne tecnologie da applicare all’agopuntura ha riferito poi Christine Nardini, consulente scientifico e Supervisore all’Istituto CAS-MPG-PICB di Shanghai.
Di metodologia della ricerca e della medicina basata sull’evidenza con riferimento all’agopuntura si è parlato nel secondo panel mentre la terza sessione, particolarmente seguita, è stata interamente dedicata al controverso tema del placebo, trattato dagli studi sperimentali di Hugh MacPherson, dell’Università inglese di York, e del ricercatore norvegese Terje Alraek.
Nel dibattito è emerso con chiarezza come, dato che ogni infissione dell’ago può comunque avere un effetto fisiologico, l’agopuntura sham, o falsa agopuntura, non si possa considerare un intervento “inerte” e che quindi occorre ripensare i protocolli degli studi riguardanti l’efficacia dell’agopuntura preferendo il confronto con i trattamenti di usual care o con l’assenza di trattamento, considerato. Ciò che più conta, infatti, sono gli obiettivi clinici, comprendere cioè se un dato trattamento di agopuntura sia più o meno efficace rispetto a una terapia convenzionale.
Infine, il quarto panel ha messo a fuoco il rapporto costo-efficacia dei trattamenti di agopuntura, facendo il punto tanto sulla ricerca quanto sulle attuali esperienze di integrazione a livello europeo, con gli interventi di Wolfgang Weidenhammer, del Centro di Naturopatia e Medicine Complementari di Monaco, Nicola Robinson, della Facoltà di Medicina Tradizionale Cinese e Medicina Integrata dell’Università di Londra, e David Wonderling, responsabile dell’Economia Sanitaria del National Clinical Guideline Centre, Royal College of Physicians londinese.

Mariella Di Stefano