La medicina nano-ayurvedica è un campo emergente in cui le nanoparticelle vengono funzionalizzate con principi attivi di potenti erbe ayurvediche per migliorarne l’efficacia e favorire la veicolazione terapeutica mirata.

Gli studi degli ultimi due decenni hanno contribuito a fare luce sui meccanismi molecolari alla base del potenziale antitumorale delle erbe ayurvediche, associato prevalentemente ai metaboliti secondari, tra cui polifenoli e altri principi attivi. Grazie allo sviluppo delle nanotecnologie, è stato possibile osservare che nanoparticelle ottimizzate in termini di dimensioni, forma e chimica superficiale possono essere utilizzate come vettori sinergici per questi fitochimici. È quanto suggerisce uno studio della University of Mumbai Kalina Campus, di Mumbai, in India, pubblicato sul Journal of Integrated Medicine.

Gli strumenti della medicina nano-ayurvedica

Ricorre prevalentemente a erbe impiegate comunemente in Ayurveda per funzionalizzare diverse nanoparticelle, ovvero migliorare l’efficacia e la specificità del bersaglio. Le ultime evidenze sembrano dimostrare che i fitochimici attivi contenuti nelle erbe ayurvediche, una volta rivestiti con nanoparticelle di diversi metalli come l’oro o l’argento, attiverebbero e potenzierebbero le azioni/benefici correlati all’estratto vegetale libero, ad esempio contribuirebbero a l’inibire la proliferazione delle cellule tumorali.

Le nanoparticelle d’oro, in particolare, sono state ampiamente studiate per le loro applicazioni nel trattamento e diagnosi del cancro, in quella che viene oggi definita “teranostica”: è emerso che anche se stabilizzate con agenti comuni, come citrato o triptone, queste nanoparticelle resistenti all’aggregazione, mostrano notevoli proprietà antitumorali e interessanti meccanismi d’azione, tra cui la capacità di indurre l’arresto del ciclo cellulare in div erse fasi nelle cellule tumorali del pancreas .

Inoltre, queste stesse nanoparticelle sembrerebbero in grado di colpire i tumori sia “passivamente” che “attivamente”, sfruttando nel primo caso difetti del tumore, come una vascolarizzazione permeabile (che consente alle nanoparticelle di penetrare nei tessuti tumorali) e un sistema di drenaggio linfatico difettoso (che consente la ritenzione delle particelle all’interno del tumore).

Poiché solo una frazione delle nanoparticelle iniettate nell’organismo può raggiungere ed essere trattenuta nel sito del tumore tramite targeting passivo, è in corso una sperimentazione “attiva” che utilizza peptidi e anticorpi specifici per bersagliare il tumore. Ad esempio, coniugando nanoparticelle terapeutiche con un anticorpo che colpisce il recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano (HER2), sembrerebbe possibile colpire i tumori al seno che presentano una sovraespressione di HER2-. Mentre i peptidi ciclici di arginina-glicina-glutammato (cRGD) potrebbero essere attaccati alle nanoparticelle d’oro per impattare su specifici recettori dell’integrina α/β, sovraespressi in diversi tumori.

Tra le ricerche più recenti uno clinico sull’uomo basato su Ayurveda, Yoga e Naturopatia, Unani, Siddha e Omeopatia (AYUSH) sosterrebbe il potenziale antitumorale di formulazioni di medicina nano-ayurvedica, da cui una prima indicazione a considerare questa nuova opzione terapeutica come un potenziale trattamenti per le malattie iperproliferative, compresi i tumori.

Le premesse/promesse

Allo stato attuale, le formulazioni nano-ayurvediche sintetizzate in modo ecologico, comprese quelle a base di oro, potrebbero essere in gran parte prive di tossicità dose-limitante per i pazienti, quindi un potenziale aiuto nella gestione del paziente oncologico. Alcune evidenze interessanti legano ai nanomedicinali a base di oro, su cui vi è la maggiore letteratura scientifica, a diversi benefici: l’inerzia e la biocompatibilità di questo metallo, rivestito con principi attivi derivati da erbe medicinali, potrebbe infatti contribuire sostanzialmente a una riduzione degli effetti collaterali, ma anche a potenziare in sinergia l’efficacia del trattamento oncologico.

Fonte

Lopus M. Nano-ayurvedic medicine and its potential in cancer treatment. J Integr Medicine, 2023, 21(2):117-119. Doi: 10.1016/j.joim.2022.12.001.