La menopausa è un tema che non interessa esclusivamente la salute femminile, ma anche l’economia, l’inclusione e i diritti sul lavoro.
Per questo motivo, l’Intergruppo Parlamentare sulla Menopausa, guidato dall’On. Martina Semenzato, con il contributo attivo di Fondazione Onda ETS e di Manuela Peretti, ha svolto l’indagine nazionale “Menopausa e Lavoro”.
Condotta su 1.576 lavoratrici italiane tra i 45 e i 65 anni, il report rivela per la prima volta la portata sociale ed economica dei disturbi legati a questa fase della vita nel contesto professionale in Italia. È la prima analisi quali-quantitativa nazionale sull’impatto della menopausa sul lavoro in Italia, con un focus anche sulle differenze tra lavoratrici dipendenti e libere professioniste.
Come sottolineato dall’On. Martina Semenzato, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, e presidente intergruppo parlamentare sulla menopausa, il tema ha carattere di urgenza.
«La menopausa rientra a pieno titolo tra i temi fondamentali della salute della donna. L’Italia è stata riconosciuta a livello internazionale come uno dei pochi Paesi europei che affrontano il tema della menopausa sia in ambito pubblico che privato. – Spega Semenzato – Il lavoro istituzionale svolto in questi mesi, dalla mia mozione all’istituzione dell’intergruppo parlamentare, dimostra quanto sia urgente integrare questo tema nelle politiche di prevenzione e tutela della salute. Occorre un cambiamento nei processi: tutte le organizzazioni sono chiamate a riconoscerla e integrarla nei propri sistemi di prevenzione e tutela della salute. Risultati che fanno ben sperare nel prosieguo dei lavori e delle prossime sfide a tutela della salute delle donne».
I risultati del report
I dati raccolti ed elaborati dall’ Università IULM di Milano evidenziano un forte scollamento tra la realtà vissuta dalle lavoratrici e il supporto offerto loro dal contesto professionale.
Oltre sei donne su dieci (64,3%) dichiarano di sperimentare sintomi significativi a livello fisico, emotivo e cognitivo, che incidono sulla qualità della vita e sulle prestazioni professionali.
La menopausa pesa anche sul sistema produttivo nazionale:
- il costo economico annuale legato alle giornate di assenza per disturbi menopausali è stimato in 112 milioni di euro.
- Il 14,3% delle donne ha usufruito di permessi o malattie per questi motivi.
I disturbi legati alla menopausa influenzano direttamente la produttività:
- Oltre la metà delle donne (54,5%) percepisce un impatto sulle proprie performance lavorative. Il sintomo più penalizzante è la maggior fatica, legata soprattutto al sonno non riposante.
- Il 76% delle lavoratrici dichiara di non aver modificato in alcun modo la propria vita professionale, pur vivendo sintomi importanti.
- Tra le donne che hanno introdotto cambiamenti, il 18,3% ha rinunciato a progressioni di carriera, con una perdita stimata del 4,9% di leadership femminile senior.
Nonostante la diffusione del fenomeno, il tema resta un tabù:
- Il 37,7% delle donne non ne ha mai parlato con nessuno sul lavoro.
- Il 42,3% la considera una questione privata.
- Il 16,5% teme di apparire meno adeguata al proprio ruolo.
- Solo l’11,2% delle intervistate ha ricevuto un sostegno appropriato da parte del datore di lavoro.
- Oltre l’83% non conosce alcuna iniziativa o policy aziendale sul tema.
«I dati della ricerca Menopausa e Lavoro sottolineano quanto ci sia ancora da fare in tema di sensibilizzazione in questo ambito così importante della vita delle donne di oggi. Riconoscere l’impatto che la sintomatologia della menopausa può avere è importante sul versante delle risorse umane e delle politiche di gestione del personale, sia a fini preventivi di benessere e di salute che di produttività e di efficienza, con un notevole risparmio sui costi individuali e sulla collettività. Flessibilità e maggior libertà nella gestione del tempo dedicato al lavoro sembrano essere fattori molto importanti per una menopausa con meno stress nell’attività lavorativa, indipendentemente dal livello di responsabilità, un dato che avvalora l’idea che la menopausa non interferisce con le prospettive di carriera femminile, ma con il “prezzo” che in molti casi si paga per svolgere i propri compiti al meglio!» spiega Rossella Nappi, professore ordinario di ginecologia e ostetricia, Università degli studi di Pavia, IRCCS policlinico San Matteo.


