L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da un conseguente aumento del rischio di fratture. Dato l’elevato impatto clinico, sociale ed economico della patologia, le principali istituzioni sanitarie, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità, promuovono strategie di prevenzione a lungo termine.

L’importanza del picco di massa ossea

La prevenzione dell’osteoporosi inizia in età pediatrica, quando si sviluppa la maggior parte della massa ossea. Il cosiddetto “picco di massa ossea” si raggiunge attorno ai 30 anni e rappresenta la quantità massima di tessuto osseo che l’individuo avrà nella vita. Un aumento del 10% di tale picco può ritardare l’insorgenza dell’osteoporosi di circa 15 anni.

Nutrienti essenziali per le ossa

Secondo il Prof. Domenico Rendina (Università degli Studi di Napoli Federico II), per favorire lo sviluppo osseo sono fondamentali calcio, fosforo, magnesio, proteine (soprattutto da latte), rame, zinco e ferro. In età prepubere, la densità minerale ossea migliora con l’aumento dell’assunzione di potassio ed è ostacolata da un eccessivo consumo di sale. Durante la pubertà, frutta, verdura e latte svolgono un ruolo protettivo, mentre le bevande zuccherate aumentano il rischio di fratture.

L’attività fisica come alleata dello scheletro

Accanto a una dieta bilanciata, l’attività fisica regolare è essenziale per stimolare la formazione ossea, in particolare nei periodi di rapido accrescimento come l’infanzia e l’adolescenza. Uno stile di vita attivo contribuisce a un più robusto picco di massa ossea.

Mantenere la massa ossea in età adulta

In età adulta, preservare la massa ossea acquisita richiede una dieta ricca di calcio (950–1100 mg/die), proteine (fino a 1,3 g/kg/die negli anziani) e cinque porzioni giornaliere di frutta e verdura. I latticini, consumati 2–3 volte al giorno, rappresentano una fonte ideale di calcio e proteine. È essenziale anche limitare l’assunzione di sale a meno di 5 g/die, come raccomandato dall’OMS.

Il ruolo della vitamina D

La vitamina D è cruciale per la mineralizzazione ossea. Livelli adeguati (≥20 ng/ml per soggetti sani, ≥30 ng/ml per chi è in trattamento per osteoporosi) devono essere garantiti lungo tutto l’arco della vita, anche con integrazioni, se necessario. Le linee guida AIFA sottolineano l’importanza di mantenere, insieme alla vitamina D, anche un corretto apporto di calcio nei pazienti in terapia farmacologica per osteoporosi.

Dieta mediterranea: un modello protettivo

Tra tutti i modelli alimentari, la dieta mediterranea si conferma la più efficace nel proteggere le ossa. Recenti dati della SINU hanno evidenziato che i soggetti con fratture osteoporotiche mostrano una minore aderenza a questo regime alimentare, consumando meno calcio e più sale rispetto a chi non ha subito fratture.

In conclusione

Un’alimentazione sana, ispirata alla dieta mediterranea, combinata a un’attività fisica regolare, è fondamentale per costruire e preservare un buon capitale osseo. La prevenzione dell’osteoporosi deve iniziare fin da bambini per garantire una vita adulta più sana e con minori rischi di fratture.

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