Una dieta ipocalorica potrebbe avere efficacia superiore sulla remissione del diabete di tipo 2, rispetto a dieta e/o a cure abituali. È la tesi di un gruppo di ricercatori dell’Università di Scienze Mediche dell’Università di Teheran (Iran) che ha pubblicato i risultati del proprio lavoro sull’American Journal of Clinical Nutrition.
Lo studio iraniano
Si tratta di una revisione sistematica e una meta-analisi di studi randomizzati controllati, presenti in letteratura, che hanno indagato la possibile relazione di causa-effetto della restrizione calorica sulla remissione del diabete di tipo 2, confrontati dati derivanti dagli approcci standard, come l’assunzione di una dieta standard e di cure tradizionali.
Gli autori hanno pertanto provveduto ad effettuare una ricerca sistematica fra i principali database, quali PubMed, Scopus, Central, Web of Science e in letteratura grigia, cioè di testi non pubblicati attraverso i normali canali del commercio, selezionando studi randomizzati, condotti fino al 2022, di durata superiore alle 12 settimane, che analizzassero l’effetto di una dieta ipocalorica prespecificata sulla remissione del diabete di tipo 2.
Sono stati alla fine selezionati 28 studi randomizzati per un totale di 6.281 partecipanti, sui quali è stata quindi eseguita una prima metanalisi degli effetti casuali per valutare l’effetto assoluto (differenza di rischio) a 6 mesi (6 ± 3 mesi) e a 12 mesi (12 ± 3 mesi) e una seconda metanalisi dose-risposta per ricavare una differenza media degli effetti della restrizione calorica sugli esiti cardiometabolici.
I risultati
Considerando come parametro di remissione di un livello di HbA1c (emoglobina glicosilata) <6,5% senza uso di farmaci antidiabetici, è stato possibile osservare la capacità delle diete ipocaloriche di aumentare a 6 mesi la remissione in 38 pazienti in più per 100 pazienti (IC 95%: 9-67 in più; numero degli studi [n] = 5; Grade = moderato) e, a 12 mesi, in oltre 13 in più per 100 pazienti (IC 95%: 10-18 in più; n = 4; Grade = moderato) rispetto alla dieta o alle cure abituali.
Tale evidenza si sarebbe mantenuta nel tempo: tenendo sempre come riferimento di remissione di un livello di HbA1c <6,5% dopo almeno 2 mesi di interruzione del trattamento con farmaci antidiabetici, la remissione a 6 mesi è risultata aumentata di 34 in più per 100 pazienti (IC 95%: 15-53 in più; n = 1; Grade = molto basso) e, a 12 mesi, in oltre 16 in più ogni 100 pazienti (IC 95%: 4-49 in più; n = 2; Grade = basso). A 6 mesi, ogni diminuzione di 500 kcal/die nell’apporto energetico ha determinato riduzioni clinicamente significative del peso corporeo (differenza media [MD]: -6,33 kg; IC 95%: -7,76, -4,90; n = 22; Grade = alto) e HbA1c (MD: -0,82%; IC 95%: -1,05, -0,59; n = 18; Grade = alto), ulteriormente ridotte a 12 mesi.
Deduzione ma non certezza
I dati dello studio iraniano sembrerebbero indicare le diete ipocaloriche come una possibile strategia di intervento per il controllo, fino alla remissione del diabete di tipo 2, con migliori outcome nel caso venga supportata anche da una correzione degli stili di vita. Ipotesi che, tuttavia, dovrà essere ulteriormente indagata per trarre “deduzioni” conclusive.
Fonte:Jayedi A, Zeraattalab-Motlagh S, Shahinfar H et al. Effect of calorie restriction in comparison to usual diet or usual care on remission of type 2 diabetes: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Am J Clin Nutr, 2023, 117:870-82. DOI:10.1016/j.ajcnut.2023.03.018