La vitamina D è conosciuta soprattutto per il suo ruolo nella salute delle ossa, ma negli ultimi anni i ricercatori hanno iniziato a esplorare anche i suoi effetti su altri organi, inclusi gli occhi. Diverse ricerche hanno suggerito un possibile legame tra i livelli di vitamina D nel sangue e il rischio di sviluppare malattie oculari legate all’età, ma i risultati finora sono stati contrastanti. Un nuovo studio ha fatto chiarezza su questo tema, offrendo risultati importanti per la prevenzione delle patologie visive.

L’analisi si è concentrata su quattro malattie oculari comuni: cataratta, glaucoma ad angolo aperto, degenerazione maculare legata all’età (AMD) e retinopatia diabetica. I ricercatori hanno scoperto che esiste una relazione “a soglia” tra i livelli di vitamina D e il rischio di alcune di queste patologie. In particolare, livelli inferiori a 50 nmol/L sono associati a un aumento del rischio di cataratta, AMD e retinopatia diabetica. 

Ogni aumento di 10 nmol/L di vitamina D nei soggetti con livelli inizialmente bassi è risultato associato a una riduzione del rischio di cataratta del 3,5%, di AMD del 4,2% e di retinopatia diabetica del 6%, ma al di sopra della di soglia di 50 nmol/L non sembrano esserci ulteriori benefici. Per il glaucoma, invece, non è emersa alcuna correlazione significativa.

Gli studiosi hanno anche cercato di capire come la vitamina D possa esercitare questi effetti protettivi. Le analisi suggeriscono che una parte dell’effetto potrebbe derivare dalla capacità della vitamina D di modulare l’infiammazione e migliorare il metabolismo di zuccheri e grassi, due fattori chiave nello sviluppo delle malattie oculari.

Questi risultati indicano l’importanza di mantenere livelli adeguati di vitamina D, ma mettono anche in guardia contro l’eccesso: superata la soglia ottimale, infatti, i benefici sembrano svanire. La soluzione ideale potrebbe quindi consistere in un’integrazione mirata, da valutare sempre sotto controllo medico, per proteggere la salute degli occhi in modo efficace e sicuro.

Renato Torlaschi

Studio effettuato da ricercatori dell’Università Fudan a Shanghai, in Cina.Huang Z, Liu S, Chen C, et al. Optimizing serum 25(OH)D levels to mitigate the risk of age-related ocular diseases: insights from a large-scale prospective cohort study. Nutr J. 2025 May 31;24(1):88. 

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