Gli italiani amano gli animali, almeno quelli domestici, non c’è dubbio: ben più della metà è cinofilo (62%) e una larga parte gattofilo (55%), ma non si disdegnano neppure animali “alternativi” come pesci, volatili, roditori e animali esotici tra cui serpenti e iguane, tenuti in casa dal 27% dei possessori di pet.
Lo confermano la presenza nel paese di oltre 60 milioni di animali da compagnia di piccola taglia, circa uno per abitante secondo dati Assalco-Zoomark 2020, e i dati di una indagine condotta da Aisa Federchimica, l’Associazione nazionale imprese salute animale, in collaborazione con l’istituto di ricerche Swg su un campione di 800 persone bilanciato per età, genere, professione e provenienza geografica, inclusi i non possessori di animali.
L’amore per gli animali
Non è recente, legato alla pandemia per intenderci, ma risale a molto prima. Almeno al 2016, come dichiarato dal 51% degli attuali possessori, seppure più dell’80% tra i proprietari di cani e gatti abbia affermato di essersi sentito confortato dalla loro presenza nel corso del lockdown. Per molti la convivenza con un animale costituisce un importante supporto al benessere psicologico (90%) e un aiuto allo sviluppo armonico nella crescita dei bambini. Tanto che il 91% degli italiani intervistati ritiene l’animale domestico un membro effettivo della famiglia che spartisce gli stessi spazi domestici. Insomma non necessariamente è tenuto in giardino o gli viene dedicato un luogo speciale.
L’animale domestico, dunque, non ha più il ruolo di “forza lavoro”, colui che accompagna nei campi o al pascolo ad esempio, né di semplice compagnia, ma si sta conquistando nel nucleo famigliare un riconoscimento “terapeutico”, che favorisce il migliore benessere. Ruolo, d’altro canto, confermato anche dalla scienza, che spesso ricorre alla pet therapy, anche con animali di grossa taglia come i cavalli, per ‘curare’ specifiche patologie dell’età pediatrica o dell’anziano. Solo chi non possiede un pet storce un po’ il naso a questa piena convivenza con l’animale stesso (76%), fino al 49% di italiani che non ne hanno mai posseduto uno che lo ritengono fonte potenziale di infezione, o comunque occasione di maggiore esposizione al contagio di qualche malattia. Sul fronte opposto i possessori di animali domestici che nell’87% dei casi sono convinti che la convivenza contribuisca a rafforzare il sistema immunitario e a migliorare, come detto, la salute fisica.
«L’essere umano – chiarisce Roberto Marchesini, etologo – nasce con un forte desiderio di relazione con gli animali, basti pensare ai bambini. Questi compaiono nei fumetti, fiabe, giocattoli a loro dedicati, ed anche i supereroi più amati dagli adolescenti come Batman o Spider-Man hanno caratteristiche e sembianze animali. Ciò fa capire che l’essere umano è affascinato dal mondo animale e che forse in questo periodo c’è un maggior interesse verso l’aspetto affettivo, ricercando negli animali forse qualcosa che non abbiamo e che ci manca».
Animali e salute
Quasi tutti hanno un’unica certezza: il veterinario è la figura referente per la cura e il benessere dell’animale. Così attestano 7 proprietari su 10, sebbene ci sia anche chi ricorre a internet per raccogliere informazioni in caso di necessità in emergenza o fra i possessori di animali non convenzionali (32%). «Da Internet, tuttavia, spesso ricavano anche informazioni sbagliate – osserva Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) – e fra i nostri compiti c’è anche quello di aiutare i possessori di animali a correggerle. La relazione con il veterinario non solo educa e fidelizza quanto la dovuta perizia medica e professionale, da cui anche l’importanza di visite veterinarie regolari e cure mediche e farmacologiche laddove necessarie. Dunque è importante non ricorrere al fai da te o a consigli non professionali trovati su internet».
La tutela degli animali domestici
Anche in questo caso il parere è unanime: gli intervistati all’82% ritengono che dovrebbero esserci regole più stringenti per quanto riguarda la cura e salvaguardia degli animali, e l’89% stima che l’abbandono o il maltrattamento dovrebbero essere oggetto di pene più severe rispetto a quelle previste oggi dal codice.
«Il sondaggio attesta come gli animali domestici siano fondamentali per il benessere della persona, non solo psicologico – conclude Arianna Bolla, presidente di Federchimica Aisa – rappresentando un aiuto per affrontare la solitudine e un supporto alla socializzazione per più piccoli. Convivere con un animale domestico significa essere anche responsabili della sua salute che va garantire facendo riferimento ai veterinari. Un animale sano equivale a un proprietario sano, secondo il concetto di One Health-una sola salute».