Il Tai Chi, con sessioni praticate anche on line, potrebbe migliorare la memoria, affinare le capacità di pensiero e potenziare la qualità del sonno negli anziani con diabete di tipo 2. È quanto suggerirebbe un recente studio cinese, pubblicato sul Journal of Medical Internet Research, qualificando questa disciplina come una alternativa, sicura e accessibile, all’esercizio fisico convenzionale o alla camminata sportiva
Lo studio
Sarebbero sufficienti 12 settimane di regolare pratica Tai Chi, effettuata anche in remoto, per favorire un sensibile miglioramento della qualità del sonno e delle prestazioni cognitive nell’anziano con diabete di tipo 2, dimostrando outcome di efficacia superiori agli allenamenti e attività fisiche più tradizionali, compreso la camminata sportiva.
Una evidenza potenzialmente promettente considerando che il diabete di tipo 2 si associa nella persona in età a un declino cognitivo, che impatta sulla qualità della vita e sui costi sanitari. È noto che in questo contesto l’esercizio fisico apporta benefici sia sulla gestione della patologia che sugli aspetti cognitivi; da qui l’interesse a verificare/valutare gli effetti anche di altre attività, tra queste il Tai Chi.
Una disciplina caratterizzata da movimenti lenti e deliberati combinati con la concentrazione mentale, fattibile anche dall’anziano: questo mix di potenzialità avrebbe fatto osservare nel setting di pazienti con patologia diabetica, come precedentemente descritto, un miglioramento dell’equilibrio, delle prestazioni fisiche e una riduzione dello stress, con benefici generali anche a livello cerebrale.
Tuttavia, gli studi comparativi ad oggi sono limitati, in particolare quelli che valutano diversi programmi di allenamento erogati a distanza. L’utilizzo di tecnologie sanitarie mobili, in particolare dispositivi indossabili, sono cruciali non solo per favorire la pratica nell’anziano con possibili maggiori difficoltà di spostamento, ma anche per monitorare e personalizzare gli interventi per patologie croniche come il diabete, fornendo informazioni importanti in termini di attività fisica, qualità del sonno e della salute metabolica. Parametri che consentono di impostare strategie di intervento mirate e personalizzate sulle necessità del singolo paziente.
Gli strumenti di valutazione
I ricercatori hanno utilizzato uno studio clinico randomizzato controllato (RCT) per confrontare gli effetti del Tai Chi e della camminata sportiva sulla funzione cognitiva negli anziani affetti da questa patologia con l’obiettivo di esplorare i meccanismi sottostanti, soprattutto in relazione ai livelli di attività fisica e ai modelli di sonno.
Lo RCT ha assegnato i partecipanti idonei – adulti di età pari o superiore a 60 anni con diagnosi di diabete mellito di tipo 2 da uno a cinque anni, livelli di emoglobina glicata (HbA1c) pari o superiori al 6,5% e lieve deterioramento cognitivo senza demenza – in un rapporto 1:1:1 e in modo casuale a uno dei tre gruppi di intervento: cure tradizionali, camminata sportiva o Tai Chi per una durata di 12 settimane. In particolare, il gruppo sottoposto a cure standard ha ricevuto un’educazione sul diabete, mentre il gruppo che praticava la camminata sportiva ha partecipato a sessioni di tapis roulant supervisionate tre volte a settimana per un’ora ed infine il terzo gruppo ha praticato il Tai Chi semplificato in 24 forme tramite videoguida in diretta, tre volte a settimana per un totale di 30 minuti, di cui 5 minuti ciascuno per riscaldamento e defaticamento.
Per garantire un confronto equo, l’intensità dell’esercizio per entrambi i gruppi è stata abbinata a livelli di attività fisica di intensità moderata e monitorata tramite la frequenza cardiaca, con una zona target compresa tra il 65% e il 75% della frequenza cardiaca massima di ciascun partecipante. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a monitoraggio continuo del glucosio (CGM) utilizzando specifici sensori, indossati sulla parte superiore del braccio, e braccialetti per il monitoraggi dei passi, la frequenza cardiaca e la qualità del sonno. Sono stati definiti come end point primario la performance cognitiva valutata tramite il Montreal Cognitive Assessment (MoCA) al basale e a 12 settimane, mentre di end point secondari includevano la valutazione di memoria, attenzione, funzione esecutiva, parametri del sonno, indici metabolici e misure della qualità della vita.
I risultati
Inizialmente sono stati valutati 203 individui, con 162 partecipanti randomizzati equamente nei tre gruppi, di cui alla fine 153 hanno completato l’intervento per l’intera durata. L’aderenza è stata elevata in entrambi i gruppi di esercizio, con l’83% del gruppo camminata e l’80% del gruppo Tai Chi che hanno completato almeno il 70% delle sessioni programmate. Gli interventi si sono dimostrati sicuri, senza l’insorgenza di eventi avversi gravi, a parte tre casi di lieve disagio muscoloscheletrico (uno nel gruppo camminata e due nel gruppo Tai Chi).
In riferimento all’end point primario, il Tai Chi ha migliorato significativamente i punteggi MoCA rispetto alle cure tradizionali e alla camminata sportiva, con ampie dimensioni dell’effetto, in particolare del d di Cohen (misura statistica della dimensione dell’effetto, riguardante la differenza tra le medie di due gruppi, espressa in unità di deviazione standard) di 0,98 confrontando il Tai Chi con le cure tradizionali.
La camminata ha mostrato miglioramenti modesti ma non significativi nei punteggi MoCA. In riferimento agli esiti secondari, il Tai Chi ha prodotto miglioramenti maggiori rispetto agli altri due gruppi in diverse aree, come nei punteggi del Quoziente di Memoria Wechsler (WMQ) e sempre questi pazienti avrebbero completato il Trail Making Test Parte B, una misura della flessibilità mentale, molto più velocemente rispetto agli altri gruppi. Si è inoltre osservato un miglioramento dell’attenzione, capacità di denominazione, richiamo ritardato e delle misure del sonno, tra cui un aumento medio di 58 minuti del tempo totale di sonno e una riduzione di 23 minuti del tempo di veglia dopo l’addormentamento.
Passi futuri
Per quanto promettenti, questi dati ancora preliminari, quindi vanno interpretati con cautela e verificati con ulteriori conferme. In linea generale, il Tai Chi e la camminata hanno abbassato i livelli di glicemia a digiuno e di HbA1c, ma il Tai Chi avrebbe prodotto benefici cognitivi e metabolici più ampi, a fronte della camminata sportiva che avrebbe superato le cure tradizionali in alcune aree, tra cui la capacità di denominazione, l’HbA1c, la glicemia a digiuno e il tempo totale di sonno, ma con risultati comunque inferiori rispetto al Tai Chi.
Inoltre, una analisi dei sottogruppi sembra suggerire che il Tai Chi sia più benefico per le donne, per i partecipanti più giovani (età ≤67), con un livello di istruzione inferiore o minori comorbilità e in coloro con BMI (Indice di Massa Corporea) pari o inferiore a 24.
I dati emersi dall’attuale studio sarebbero in linea con precedenti ricerche che correlano il Tai Chi a una migliore connettività cerebrale tra regioni, come la corteccia prefrontale mediale, l’ippocampo e il talamo, associate alla memoria, all’attenzione e alla regolazione del sonno, quest’ultimo potenzialmente associato a una migliore cognizione.
I punti di forza dello studio includono il disegno randomizzato controllato, le misure di esito oggettive e l’integrazione di dispositivi indossabili per il monitoraggio a distanza, che si sono rilevati un ottimo strumento di sorveglianza. Mentre fra i limiti vanno considerati la dipendenza dalle competenze digitali dei partecipanti, un campione relativamente piccolo e geograficamente limitato, durate di esercizio non uniformi, breve durata dell’intervento e possibili distorsioni nei risultati auto-riportati. Inoltre, la somministrazione a distanza può escludere le persone con accesso limitato alla tecnologia.
In conclusione
Il Tai Chi si dimostra promettente per il miglioramento della salute cognitiva e fisica negli anziani con diabete, sebbene siano necessari studi più ampi e approfonditi per confermare questi benefici e orientare l’implementazione nel mondo reale.
Fonte
Chen X, Liu H, Fang J et al. Effects of Tai Chi on cognitive function in older adults with type 2 diabetes mellitus: Randomized controlled trial using wearable devices in a mobile health model. Journal of Medical Internet Research, 2025, Vol.27 Doi: https://www.jmir.org/2025/1/e77014
 
            