L’uso eccessivo degli smartphone potrebbe avere conseguenze importanti sul funzionamento cognitivo e sulla salute mentale.
Lo dimostrerebbe uno studio delle Università di Alberta, Georgetown, Texas, Boston e British Columbia, Stati Uniti, pubblicato su PNAS Nexus, che al contempo fornisce anche un potenziale soluzione. Disconnettersi dai device elettronici, anche per un tempo minimo, ogni giorno apporterebbe benefici sovrapponibili a quelli di terapie utilizzate nella pratica clinica nella gestione e trattamento di problematiche di salute mentale.
Lo studio e i risultati
Lo studio, clinico, randomizzato, controllato della durata di un mese ha voluto indagare se e in quale misura l’impossibilità costante di accesso a Internet tramite smartphone, bloccato da una specifica applicazione per dispositivi mobili, potesse impattare sul funzionamento cognitivo e il benessere psicologico.
I ricercatori hanno pertanto arruolato 467 partecipanti, poi suddivisi in due gruppi: uno cui non era consentita alcuna connessione alla rete per due settimane con lo scopo di valutare l’impatto della privazione su diverse variabili psicologiche e il secondo che ha mantenuto il normale e regolare accesso, quindi monitorarne oggettivamente l’aderenza. L’esperimento è stato definito da gran parte dei partecipanti, fin dall’inizio, difficile: a riprova i risultati, dei 467 che hanno accettato di installare l’app ‘blocca web’, solo 266 lo hanno fatto e di questi solo 119 si sono astenuti dall’utilizzo o hanno mantenuto il blocco attivo per almeno 10 giorni.
In questa porzione di partecipanti, la strategia – come è naturale – non solo ha ridotto il tempo di connessione da una media di 314 minuti al giorno a 161 minuti al giorno, ma ha prodotto benedici sensibili in termini di salute mentale. La rinuncia a Internet ha aumentato ad esempio la capacità di attenzione, misurata in un’inversione di 10 anni nel declino cognitivo legato all’età, e nel 91% dei partecipanti sono stati osservati miglioramenti in almeno una delle aree analizzate. Inoltre, costoro riferiscono livelli più elevati di soddisfazione della vita, riduzione dei sintomi depressivi e miglioramenti nella concentrazione.
I ricercatori attribuiscono questi esiti migliorativi alla maggiore socializzazione interpersonale e “in presenza”, all’aumento del tempo dedicato allo svolgimento dell‘attività fisica e al tempo trascorso nella natura. Non ultimo, i partecipanti avrebbero osservato un impatto positivo anche sul maggior senso di controllo personale e sulla qualità del sonno.
Va detto che solo il 25,5% ha rispettato completamente il blocco di Internet per l’intero periodo di due settimane, tuttavia anche coloro che non hanno rispettato perfettamente l’indicazione, sembrano aver riportato miglioramenti significativi in termini di salute, suggerendo che anche una riduzione parziale dell’uso di Internet possa essere benefica.
In conclusione
L’interruzione dell’uso di Internet, quindi del cellulare, secondo i ricercatori produrrebbe effetti simili, se non addirittura superiori degli antidepressivi, usati nello standard di cura di alcuni dei disagi mentali.
Pertanto suggeriscono che strategie di disconnessione parziale, come la limitazione dell’accesso ai social media o l’impostazione di periodi di utilizzo offline, possano essere valutate come strategia per facilitare, educare e formare a stili di vita quotidiana senza “dipendenza” dalla tecnologia: un giusto compromesso fra i vantaggi offerti della connettività digitale e la possibilità di coltivare relazioni personali e le proprie passioni.
Fonte
Castelo N, Kushlev K, Ward AF et al. Blocking mobile internet on smartphones improves sustained attention, mental health, and subjective well-being. PNAS Nexus, 2025, Volume 4, Issue 2, pgaf017. Doi: https://doi.org/10.1093/