Sintomi vasomotori, disturbi del sonno, sbalzi umorali, spossatezza fisica e mentale, fastidi alla sfera intima e sessuale: sono alcuni dei disagi più ricorrenti e lamentati dalle donne prossime alla menopausa o con cui convivono da tempo. Di norma, tali disagi controllabili con trattamenti dedicati, che oggi possono avvantaggiarsi anche di una nuova opzione di cura: una terapia non ormonale, indicata soprattutto per donne che presentano controindicazione alla TOS (Terapia Ormonale Sostitutiva), o poco inclini all’uso per timore di potenziali effetti collaterali, o restie al ricorso a farmaci in questa fase della femminilità.

DT56a

È il “codice” che identifica un estratto di soia che agisce come un modulatore selettivo del recettore degli estrogeni (SERM), e di altri minerali e vitamine, componente base di un trattamento non ormonale clinicamente testato, efficace e sicuro, nella gestione delle diverse fasi della menopausa e dei disturbi presenti. «Grazie alla loro azione selettiva, i componenti del DT56a – spiega Costantino Di Carlo, Ordinario di Ginecologia e Ostetricia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II – sono in grado di mimare il legame degli estrogeni con uno specifico co-attivatore in quei tessuti in cui il deficit di estrogeni determina l’insorgenza dei sintomi associati alla menopausa, come il tessuto nervoso, pelle cervello, lubrificazione vaginale e osseo. Allo stesso tempo, in altri tessuti come mammella e utero, mimano il legame degli estrogeni con un co-repressore, determinando così un blocco dell’attivazione del recettore».

DT56a, sicuro perché prodotto secondo rigorosi standard farmaceutici, sembra dare efficacia secondo una indagine post-market sul controllo dei principali sintomi menopausali: a 4 settimane dal trattamento 84,5% di donne dichiara un miglioramento delle vampate, 80,8% della QoL (Quality of Life), 75,2% delle sudorazioni notturne, 53,8% di cefalee e emicranie, 50,7% del dolore. DT56a sembra in grado di rispondere ai diversi bisogni femminili, di natura clinica e non, e di porsi come alternativa alla TOS.

Studi scientifici dimostrerebbero un significativo sollievo dai sintomi della menopausa, da lievi a severi, efficacia su atrofia vaginale, aumento della BMD (Densità Minerale Ossea), un meccanismo di rigenerazione ossea unico, attraverso l’attivazione degli osteoblasti, ovvero la formazione di nuovo osso.

Indicazioni terapeutiche

La DT56a è specificatamente indicata in donne che:

  • non desiderano assumere terapie ormonali in menopausa;
  • non possono affrontare cure ormonali in menopausa per patologia o rischio famigliare, ad esempio per tumore mammario;
  • hanno sospeso la TOS per gli effetti collaterali;
  • hanno eseguito la terapia sostitutiva, restando tuttavia sintomatiche al termine;
  • in pre-menopausa devono essere ancora valutate come candidate a una terapia ormonale;
  • in post-menopausa non sono più candidabili a terapie ormonali che presentino fragilità ossea.

La TOS

Riscuote un basso gradimento fra le donne italiane, meno del 5% scelgono o proseguono la terapia ormonale rispetto al 17% di donne in Francia, al 24% in Svezia e al 30% in USA. Le ragioni sono imputabili a diversi fattori: paura dello sviluppo di tumore, pseudo-mestruazioni e/o sanguinamenti irregolari, incertezza delle informazioni specie in relazione al rapporto costo/beneficio, la comparsa di nausea o cefalea in terapia, di sintomi simili alla sindrome premestruale, aumento di peso, lo schema terapeutico troppo complesso, irritazione/allergia cutanea locale per i TTS. Infine la convinzione da parte di circa il 47% di donne che la menopausa sia fisiologica e che l’assunzione di ormoni sia innaturale.

I dati di una survey internazionale

Eppure gli effetti, disagi, disturbi indotti dalla menopausa su milioni di donne, sono impattanti. Sono stati quantificati in una survey internazionale [1] da cui si evince che oltre il 71% soffre di sintomi vasomotori a cui seguono disturbi del sonno (68,5%), irritabilità (62,7%), spossatezza fisica e mentale (62,5%), fastidio o secchezza vaginale (74%). Nonostante alcuni disturbi siano accomunati dal calo fisiologico degli estrogeni, i sintomi variano a seconda della fase e dell’età della donna e richiedono interventi diversificati.

«La menopausa – aggiunge Stefania Piloni, Medico Specialista in Ginecologia e Ostetricia, Docente di Fitoterapia all’Università degli Studi di Milano e Responsabile dell’Ambulatorio di Medicina Naturale per la donna presso l’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano – è un momento particolare anche dal punto di vista psicologico, perciò richiede una certa attenzione. La donna può avere difficoltà a mantenere lo stesso peso, per cui vede il suo corpo cambiare; aumenta il rischio di sviluppare ipertensione, ipercolesterolemia, iperglicemia, così come fastidiose vampate di calore possono compromettere una buona qualità del sonno con ripercussioni negative anche sulla vita sociale e lavorativa. Inoltre, non tutte le donne e le fasi della menopausa sono uguali: ciascuna richiede percorsi e approcci diversi».

DT56a è stato formulato, con componenti e azioni diversificate, per rispondere ai vari bisogni nelle diverse fasi della menopausa: con vitamina B2 e biotina, per la pre-menopausa finalizzato a migliorare l’umore, la pelle e combattere la stanchezza; a base di vitamina B6, per le over 50 con sintomi vasomotori, sbalzi d’umore e disturbi del sonno; arricchito con calcio, vitamina D e vitamine del gruppo B per la post-menopusa (dai 60 anni) per mantenere la salute delle ossa e offrire maggiore flessibilità articolare e muscolare.

Bibliografia:

  1. Constantine GD, Graham S, Clerinx C, Bernick BA, Krassan M, Mirkin S, Currie H. Behaviours and attitudes influencing treatment decisions for menopausal symptoms in five European countries. Post Reprod Health. 2016 Sep;22(3):112-22.