Nutraceutici, neurotossicità e disturbi neurodegenerativi

Uno studio ha delineato i meccanismi coinvolti nella neurotossicità indotta da sostanze tossiche e nella patogenesi di malattie neurodegenerative e ha riassunto le evidenze relative agli effetti dei nutraceutici sui meccanismi neurotossici

I meccanismi alla base dei disturbi neurodegenerativi sono complessi e in parte ancora sconosciuti.

Una serie di evidenze tuttavia suggerisce che tra i fattori coinvolti nella patogenesi dei disturbi neurodegenerativi si possono riconoscere:

  • la disfunzione mitocondriale,
  • il sovraccarico intracellulare di Ca2+,
  • lo stress ossidativo,
  • lo stato infiammatorio.
Nutraceutici, neurotossicità e disturbi neurodegenerativi
Uno studio su nutraceutici, neurotossicità e disturbi neurodegenerativi riassume le evidenze sugli effetti dei nutraceutici sui meccanismi neurotossici

Alcuni ricercatori, con una revisione, hanno prima delineato i meccanismi-percorsi comuni che risultano coinvolti nella patogenesi della neurotossicità indotta da sostanze tossiche e in malattie neurodegenerative, quindi hanno riassunto le evidenze relative agli effetti dei nutraceutici sulle vie e meccanismi neurotossici.

I ricercatori si sono soffermati, in particolare su:

  • malattia di Alzheimer (AD),
  • morbo di Parkinson (PD),
  • malattia di Huntington (HD),
  • sclerosi multipla (SM),
  • sclerosi laterale amiotrofica (SLA).

Studi preclinici e/o clinici hanno rilevato effetti benefici di un gran numero di nutraceutici contro varie malattie neurodegenerative.

Gli autori di questa revisione hanno delimitato il campo di studio soltanto a quelli per i quali sono disponibili evidenze sperimentali sul meccanicismo d’azione di neuroprotezione coinvolto.

Curcumina e neurotossicità

Il nutraceutico tipo di questo tipo di attività multi-target è la curcumina che può:

  • ripristinare il potenziale di membrana,
  • sopprimere l’incremento intracellulare di ROS,
  • inibire segnali proinfiammatori (NF-κB e altro),
  • inibire l’attivazione di MAP chinasiAβ-indotta e la fosforilazione di ERK-1/2,
  • ridurre i livelli di malondialdeide e l’espressione della caspasi 3 clivata,
  • inibire la fosforilazione di JNK1/2 e c-Jun,
  • incrementare l’espressione mitocondriale BCl-2.

Questa serie di attività sono emerse in sperimentazioni nelle quali infatti la curcumina ha

  • migliorato la neurotossicità indotta da 6 idrossidopamina (6-OHDA) in cellule MES23.5,
  • inibito segnali pro-apoptotici in modelli animali di encefalite,
  • impedito la morte cellulare indotta da Aβ in una linea cellulare umana di neuroblastoma,
  • stabilizzato la barriera ematoencefalica nella sclerosi multipla,
  • protetto cellule SH-SY5Y e topi C57BL/6n verso neurotossicità dopaminergica da MPTP o MPP(+),
  • protetto i ratti da ictus.

Altri nutraceutici con attività neuroprotettiva

Attività multi-target o comunque combinabile sono state mostrate da diversi altri nutraceutici, come:

  • acido alfa-lipoico,
  • astaxantina,
  • coenzima Q10,
  • resveratrolo,
  • vitamine D ed E,
  • omega-3,
  • L-sulforafano,
  • apigenina
  • diversi estratti vegetali o principi attivi presenti in questi.

In conclusione, la tossicità mitocondriale, il sovraccarico di calcio, lo stress ossidativo e l’infiammazione sono i percorsi comuni coinvolti, spesso contemporaneamente, nel danno neuronale. L’attivazione di questi percorsi di danno neuronale è già ampiamente riconosciuta e deve essere accoppiata con il cambiamento nell’espressione e funzione di centinaia di migliaia di geni.

Gli autori della revisione ritengono che gli studi sperimentali che utilizzano ricerche avanzate basate su microarraydi DNA siano i mezzi più adatti per identificare le capacità multimodali dei nutraceutici di antagonizzare cambiamenti associati a neurotossicità.

La revisione è stata realizzata da associati a vari istituti, fra questi il Department of Toxicology, University of Louisiana at Monroe (ULM), Monroe, USA.

Dadhania VP, Trivedi PP, Vikram A, and Tripathi DN. Nutraceuticals against Neurodegeneration: A Mechanistic Insight. CurrNeuropharmacol. 2016;14(6):627-40

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