Premesso che tutte le attività aerobiche, movimento e sport in generale, “allenano” la buona salute, alcune sembrano impattare più di altre su specifiche funzionalità. Ad esempio il golf e il nordic walking influirebbero positivamente sulla salute cognitiva di persone over 65, migliorandone specifiche capacità.

Un dato interessante se si considera l’attuale contesto socio-demografico che prevede una popolazione sempre più over da qui a venire. I dati dello studio su BMJ Open Sport & Exercise Medicine.

Background

Il carico globale, in termini socio-assistenziali del declino cognitivo età-dipendente è in aumento e in ulteriore costante progressiva crescita stimando un raddoppio delle persone di età pari o superiore a 60 anni entro il 2050.

Da qui la necessità di identificare soluzioni, ovvero stili di vita che con un impatto a basso costo per la persona e il sistema, possano apportare un elevato guadagno su una delle funzioni privilegianti dell’uomo: la capacità cognitiva. Puntando ad esempio sul movimento e attività di facile pratica, come una camminata regolare di sei chilometri o di nordic walking, effettuata con appositi bastoncini, o una partita a golf di 18 buche. Questa tipologia di esercizi aerobici sembrano attivare specifiche risposte come il fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF) e la catepsina B (CTSB), con effetti immediati, negli adulti anziani e sani: la popolazione target su cui occorre lavorare in prevenzione. 

Lo studio

Un team internazionale, composto da ricercatori delle Università di Eastern Finland, Edimburgo (Inghilterra) e dell’ETH di Zurigo, hanno reclutato 25 “giocatori” (16 maschi e 9 donne) over 65 anni invitati a praticare una delle tre attività, avviando uno studio randomizzato cross-over di 5 giorni, con l’intento di misurare gli effetti generati dall’esercizio aerobico sulla cognizione e sulle relative risposte biologiche.

Funzionalità cognitiva che è stata valutata utilizzando uno specifico strumento: il Tril-Making Test (TMT) A e B che fornisce duplici informazioni, ovvero sulle funzioni cognitive inferiori, come l’attenzione e la velocità di elaborazione (test A) e sulle funzioni esecutive più impegnative come la capacità di cambiare un compito che si sta svolgendo (test B).

L’analisi di ciascun partecipante è stata completata con la raccolta di campioni di sangue in cui si sono ricercati i livelli di fattore neurotrofico derivato del cervello (BDNF) e di catepsina B (CTSB): due fattori che, appunto, misurano i benefici dell’esercizio fisico sul cervello.

I risultati

Sono positivi: tutti i tipi di esercizi farebbero osservare una diminuzione significativa nel test A TMT (p<0,05; golf: −4,43±1,5 s, nordic walking: −4,63±1,6 s, camminata: −6,75±2,26 s), pari cioè a un miglioramento delle finzioni cognitive inferiori, mentre la diminuzione dei livelli nel test B TMT corrispondenti a un miglioramento delle funzionalità esecutive correlerebbe al nordic walking e alla camminata (p<0,05; camminata nordica: −9,62±7,2 s, camminata: −7,55±3,2 s).

Inoltre, tutti i tipi di esercizio hanno prodotto diminuzioni significative nei punteggi del test TMT AB (p<0,05) e il nordic walking (p=0,035) diminuzioni nel test TMTB-TMTA. Di contro, però, non si sono rilevati cambiamenti immediati post-esercizio nei livelli di BDNF o CTSB.

In conclusione

Attività quali golf, nordic walking e camminata sembrerebbero in grado di migliorare le funzioni cognitive indipendentemente dalla tipologia di esercizio fisico negli anziani sani, con benefici a vantaggio anche delle funzioni esecutive.

Pertanto, concludono gli esperti, l’esercizio aerobico adatto all’età, potrebbe essere considerato come una opzione terapeutica, protettiva e preventiva, della funzionalità cognitiva in questo cluster di popolazione.

Fonte

Kettinen J, Tikkanen H, Hiltunen M et al. Cognitive and biomarker responses in healthy older adults to a 18-hole golf round and different walking types: a randomised cross-over study. BMJ Open Sport & Exercise Medicine, 2023, Vol. 9, Issue 4. https://bmjopensem.bmj.com/content/9/4/e001629