Omeopatia e acne

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Sebbene sia comunemente associata all’adolescenza, l’acne può colpire dall’età
neonatale fino alla quarta decade di vita. Vengono colpite in prevalenza le aree del volto,
del torace, delle spalle e della schiena, in quanto ricche di follicoli sebacei. I tre fattori
che la provocano localmente sono un’anormale cheratinizzazione, l’eccesso di sebo e l’attività enzimatica di alcuni batteri. La produzione di sebo è regolata dagli ormoni androgeni, per questo l’incidenza dell’acne è più frequente e più grave nei maschi. Le lesioni dell’acne volgare sono eterogenee, con papule eritematose, pustole, noduli, comedoni aperti (“punti neri”) e chiusi (“punti bianchi”); in alcuni casi le lesioni possono essere più severe, con cisti e fistole.

 

La terapia convenzionale

La terapia convenzionale dell’acne si basa essenzialmente sull’igiene locale, trattamenti con retinoidi, ad azione cheratolitica, locali e per via generale, mentre la terapia ormonale anti-androgenica è riservata alle pazienti di sesso femminile. In casi selezionati è possibile utilizzare antibiotici e cortisonici. Secondo numerose ricerche inoltre cibi ad alto indice glicemico (ricchi di zuccheri) e latte e derivati potrebbero influenzare negativamente il decorso dell’acne: a tal proposito, si consideri che nelle popolazioni che non ne fanno uso l’acne è assolutamente irrilevante.

La terapia omeopatica

Essendo tipicamente una patologia cronica e antiestetica (poiché può condurre anche a deturpazione del volto), in caso di acne volgare capita spesso di rivolgersi all’omeopatia, considerata terapia naturale e priva di effetti collaterali. Dal punto di vista costituzionale omeopatico, i soggetti maggiormente predisposti all’acne sarebbero i carbonici (tendenzialmente freddolosi e pigri) e i sulfurici (tendono ad alimentarsi scorrettamente, all’obesità e alle manifestazioni suppurative). All’interno di queste due classi di soggetti sceglieremo il rimedio più idoneo alle caratteristiche del soggetto acneico.

Graphites è rimedio carbonico per soggetti acneici con cute spessa, facilmente screpolabile; le eruzioni trasudano un fluido denso, giallo, simile al miele che si secca sulla cute in cristalli di colore dorato, con tendenza alla formazione di cheloidi cicatriziali. Anche le unghie appaiono spesse, indurite e vi è tendenza alla formazione di calli.
Per i soggetti acneici tendenti alle suppurazioni, con impetigine e otiti frequenti, caratterizzati da sudorazione acida e da estrema freddolosità, è consigliato il rimedio sulfurico Hepar sulphur.

Kalium bromatum può essere prescritto in soggetti che presentano acne del viso, tendenzialmente ansiosi e collerici, con frequenti disturbi del sonno come
sonnambulismo e terrori notturni.
Per i soggetti acneici tendenti alla formazione di cheloidi, a ingrossamento dei linfonodi e a traspirazione profusa del capo, specialmente nelle ore notturne, a frequenti carie e ascessi dentali, si consiglia il ricorso a Silicea, rimedio carbonico.
Sulphur è infine il capostipite dei rimedi sulfurici, indicato per soggetti acneici calorosi, amanti di dolci, grassi e alcolici; le eruzioni sono particolarmente pruriginose, specialmente a contatto con l’acqua e durante le ore notturne
Non va sottovalutato, inoltre, l’apporto efficace di rimedi regolatori del sistema endocrino, quale il testosterone a bassa diluizione omeopatica.

Paolo Penco