Il Consiglio Nazionale per la Salute e la Ricerca Medica australiano, nell’ambito di un’indagine del Senato australiano sollecitata a fronte delle molte incongruenze riscontrate nei metodi impiegati per stilare nel 2015 il documento contro l’omeopatia, ha ammesso di aver manipolato i dati stessi
Il più importante organo di ricerca medica in Australia, il Consiglio Nazionale per la Salute e la Ricerca Medica (NHMRC), ha dovuto ammettere, nell’ambito di un’indagine del Senato australiano, “di non avere seguito le linee guida e gli standard scientifici riconosciuti nella revisione delle prove di efficacia sull’omeopatia”, che ha portato alla pubblicazione, nel marzo del 2015, di un report fortemente critico nei confronti della medicina omeopatica.
Il NHMRC ha inoltre ammesso di avere applicato lo stesso metodo anche alle revisioni riguardanti altre terapie di origine naturale. Il report sull’omeopatia è stata infatti la prima delle 17 revisioni condotte dal NHMRC tra il 2012 e il 2015 e utilizzate per giustificare l’eliminazione del rimborso dell’assicurazione sanitaria per questa tipologia di terapie.
Questi eventi si sono verificati dopo che il NHMRC aveva chiuso una prima revisione sulla efficacia dell’omeopatia nell’agosto 2012, un lavoro di fatto mai pubblicato e in pratica occultato, sollevando dubbi circa l’integrità della condotta di tale ente. Queste e altre questioni riguardanti la revisione dell’omeopatia condotta dal NHMRC sono state poi analizzate in dettaglio da un ampio documento di denuncia.
Si apprende ora dalla risposta data sotto giuramento dal NHMRC a una domanda del Senato su una mozione presentata dal senatore Stirling Griff il 30 maggio 2018, che invece di utilizzare i metodi accettati dalla comunità scientifica, li hanno semplicemente “inventati” strada facendo.
Il NHMRC ha inoltre ammesso che i criteri utilizzati per la valutazione delle prove di efficacia riguardanti l’omeopatia sono stati modificati in corso d’opera, persino mesi dopo il completamento della ricerca generale della letteratura.
“Abbiamo quindi l’ammissione, fatta sotto giuramento, che invece di usare metodi scientifici comunemente accettati, il team di revisione del NHMRC non solo ha inventato i metodi lungo il percorso, ma lo ha fatto anche dopo che le prove da analizzare erano già state raccolte e valutate”, ha detto Petrina Reichman, medico e vicepresidente della Australian Homeopathic Association. Secondo Reichman, siamo di fronte a “uno scandalo serio di grandi proporzioni che rivela fino a che punto il gruppo dei revisori abbia manipolato il metodo di valutazione da applicare, anche dopo aver raccolto e valutato gli studi da analizzare”.
A causa di questo discutibile modus operandi del NHMRC ben 171 dei 176 studi inclusi nello studio sull’efficacia dell’omeopatia sono stati classificati a posteriori come “inaffidabili” e quindi esclusi nella valutazione conclusiva. Di fatto, quindi, i risultati della revisione che hanno recato in modo ingiustificato un grave danno alla credibilità dell’intero settore omeopatico, erano basati soltanto su cinque studi.
Se fossero stati utilizzati i metodi scientifici normalmente accettati, il team incaricato della revisione avrebbe dovuto segnalare che 88 dei 176 studi analizzati riportavano risultati positivi per l’omeopatia e che molti di quei lavori erano di elevata qualità metodologica, conseguendo risultati nettamente differenti da quelli diffusi per attaccare l’omeopatia.