Il ribes nero può attenuare la perdita di densità ossea nelle donne in peri- e post-menopausa: è quanto sostiene uno studio recentemente pubblicato su The Journal of Nutritional Biochemistry (Blackcurrants shape gut microbiota profile and reduce risk of postmenopausal osteoporosis via the gut-bone axis: Evidence from a pilot randomized controlled trial). Il merito si assocerebbe all’azione soppressiva delle citochine osteoclastiche, esercitata da questa bacca ricca di antociani, a cui si deve il tipico colore viola-nero. Non si esclude che l’efficacia preventiva sia ulteriormente favorita anche da effetti migliorativi sulla composizione del microbiota intestinale.

Lo studio

È ancora su piccoli numeri, ma presenta potenziali evidenze importanti per la prevenzione dell’osteoporosi, problematica che interessa una donna su quattro oltre i 65 anni di età, negli Stati Uniti, e 4,36 milioni di italiani, secondo il rapporto dell’International Osteoporosis Foundation, corrispondente al 6,3% della popolazione generale, leggermente superiore alla media europea (5,6%), con numeri prevalenti fra gli over 50 anni, di cui 23% donne e 7% degli uomini. Dati tuttavia destinati a peggiorare nei prossimi 15 anni a causa dell’invecchiamento della popolazione e per la mancanza di adeguate politiche preventive contro il rischio di frattura da fragilità ossea che il rapporto stima maggiore di quello di ictus e con un incremento previsto del 25%.

Numeri e prospettive che hanno spinto la ricerca a valutare potenziali soluzioni di trattamento anche di origine naturale, quali ad esempio il ribes nero (BC), in affiancamento ai tradizionali approcci farmacologici gold standard con le limitazioni e controindicazioni che essi presentano.

Ricercatori americani pertanto hanno avviato uno studio clinico randomizzato, a tre bracci, in doppio cieco e controllato con placebo, su 51 donne in peri- e post-menopausa precoce, di età compresa tra 45 e 60 anni, per analizzare gli effetti del BC sui cambiamenti della massa ossea, sull’impatto sulla composizione del microbiota intestinale, sulle risposte infiammatorie e immunitarie.

I risultati

Le partecipanti sono state assegnate in modo casuale per un periodo di 6 mesi al braccio di controllo, quindi senza ricevere alcun trattamento, o all’assunzione di BC a basso dosaggio (392 mg/giorno) o di BC ad alto dosaggio (784 mg/giorno). Delle 51 partecipanti, 40 donne hanno completato lo studio.

Vi è evidenza che l’integrazione di BC, al termine del periodo di assunzione, sia stata in grado di mitigare la perdita di densità di massa ossea (BMD) (P < 0,05), con una riduzione dell’IL-1β periferica (P=.056), alcune citochine coinvolte nel processo di infiammazione, e del RANKL (P=.052), una proteina che stimola l’attività degli osteoclasti, le cellule responsabili del riassorbimento osseo. Riduzioni risultate significativamente superiori nel gruppo di donne in trattamento con BC ad alto dosaggio rispetto al gruppo di controllo, ovvero con variazioni a sei mesi relativamente alla BMD inversamente correlate alle variazioni nel RANKL (P<.01).

Inoltre il ribes nero avrebbe dimostrato una potenziale azione positiva anche sulla composizione del microbiota intestinale, come noto un regolatore anche del sistema immunitario e dell’infiammazione, due fattori che correlano alla perdita ossea. Grazie all’azione degli antociani contenuti, il BC avrebbe favorito la diversità batterica del microbiota, in particolare dei batteri Ruminococcus 2, uno dei sei batteri correlati alle variazioni della BMD nel gruppo BC ad alto dosaggio (P<.05), suggerendone un ruolo chiave sulla protezione delle ossa, sul miglior assorbimento del calcio e sulla ridotta infiammazione.

In relazione a quest’ultima, le analisi del sangue delle partecipanti avrebbero mostrato una diminuzione marginalmente significativa dei livelli di interleuchina-1 beta (IL-1β) e di RANKL, indicando quindi una minore infiammazione e maggiore/migliore riassorbimento osseo.

In conclusione

Sebbene lo studio dovrà essere oggetto di ulteriori approfondimenti, le premesse sembrerebbero sostenere la potenziale capacità del ribes nero, successiva a un periodo di assunzione relativamente limitato (sei mesi), di esercitare una azione di prevenzione sulla perdita di BMD nelle donne in peri- e post-menopausa tramite la modulazione del microbiota intestinale e la riduzione delle citochine infiammatorie che favoriscono il riassorbimento osseo. Se tali risultati fossero confermati da studi su larga scala si potrebbero aprire opzioni di cura con soluzioni naturali al contrasto dell’osteoporosi associata alla menopausa.

Fonte

  • Nosal BM, Thornton SN, Darooghegi Mofrad M, Sakaki JR, Mahoney KJ, Macdonald Z, Daddi L, Tran TDB, Weinstock G, Zhou Y, Lee EC, Chun OK. Blackcurrants shape gut microbiota profile and reduce risk of postmenopausal osteoporosis via the gut-bone axis: Evidence from a pilot randomized controlled trial. J Nutr Biochem. 2024 Nov;133:109701.