È con profonda commozione che ricordiamo il dottor Marco Lombardozzi membro del comitato scientifico di Medicina Integrata, un amico fraterno e un professionista di eccezionale sensibilità e umanità, che ci ha lasciato il 2 ottobre scorso.
Marco ha incarnato, fin dalla giovane età, la vocazione al prendersi cura dell’altro. All’età di sette anni aveva già deciso che sarebbe diventato medico e questo impegno è stato il filo conduttore di tutta la sua vita.
Laureatosi a Roma presso l’Università “La Sapienza” nel 1978 con una tesi sull’omeopatia, Marco ha coltivato una passione duratura per l’omeopatia, iniziata già prima della laurea sotto la guida del professor Negro.
«L’Omeopatia mi ha conquistato sin dal primo anno di Medicina, e ne sono ancora innamorato!»
Questo amore per l’omeopatia, unito agli studi in psicoterapia bioenergetica intrapresi a New York, ha segnato il suo cammino professionale, arricchendolo di un approccio unico e integrato, capace di unire medicina, psicologia e empatia in un’unica, profonda dimensione. Per lui, ogni paziente non era solo un caso clinico, ma una persona da ascoltare, comprendere e sostenere, riconoscendo l’importanza di prendersi cura non solo del corpo, ma anche dell’animo.
Con il suo intuito profondo e la sua grande capacità empatica, Marco riusciva a percepire la sofferenza nascosta nelle pieghe dell’anima di chi aveva davanti. Le esperienze personali, talvolta dolorose, gli avevano donato la sensibilità di cogliere la complessità del dolore umano, una sensibilità che metteva al servizio di tutti coloro che si rivolgevano a lui.
Ricordiamo inoltre la sua grande passione per la musica, i viaggi e la lettura, che lo hanno accompagnato e ispirato per tutta la vita, arricchendo non solo il suo percorso professionale ma anche quello umano. Marco ci lascia un esempio di dedizione e amore per la vita, che ha saputo trasmettere ai suoi pazienti, ai colleghi e agli amici, offrendo a tutti noi un lascito di profonda umanità e conoscenza.