Difficoltà e problematiche respiratorie, stanchezza severa, cefalea, dolore toracico, difficoltà di concentrazione e memoria, disturbi del sonno, dolori articolari. Sono alcuni dei sintomi sperimentati da persone affette da Long Covid, con esiti perduranti in alcuni casi anche oltre 3 mesi dall’insorgenza del virus.

È pertanto interesse della ricerca studiare approcci che consentano la gestione della sintomatologia di Covid a lungo termine, condizione che sembra interessare il 30-50% della popolazione di ex pazienti positivi. L’ozonoterapia si profila come una possibile via al trattamento.

Il ruolo dell’ozonoterapia

Perché desta attenzione l’ozonoterapia? Prevalentemente per due motivi. Da un lato le caratteristiche e proprietà dell’ozono, il più potente antivirale, antibatterico e antimicotico presente in natura con capacità di azione su vari metabolismi e il valore aggiunto di essere privo di privo di effetti collaterali. Dall’altro la possibilità di impiego per via sistemica dell’ozonoterapia, sfruttando cioè le capacità dell’ossigeno e dell’ozono di agire sul corpo umano a livello metabolico, immunitario, vascolare e rigenerativo.

Studi di ricerca sul tema, anche italiani, condotti dal dottor Antonio Galoforo, docente del Master di II^ livello in ossigeno ozonoterapia presso l’Università di Pavia e membro del Consiglio Direttivo della Sioot (Società scientifica ossigeno ozonoterapia), sembrano confermare che l’ozono permette una migliore ossigenazione dei tessuti e un’attivazione del metabolismo cellulare che si aggiungo alla capacità di stimolazione del microcircolo, di immunomodulazione, rigenerazione cellulare, riparazione dei tessuti. Dati di ricerca, da studi del dottor Galofaro, evidenzierebbero un decorso dell’infezione più lieve e rapido e un recupero più veloce e stabile in pazienti sottoposti abitualmente a ozonoterapia sistemica.

Un approccio di medicina rigenerativa

Secondo Galorofo l’ozonoterapia si iscriverebbe in un approccio di medicina rigenerativa al Long Covid nello specifico, in relazione alla capacità dell’ozono di stimolare, come detto, i fattori di riparazione e rigenerazione cellulare, favorendo il recupero delle normali funzioni e la risoluzione dei danni provocati sull’organismo, non solo dal virus. I risultati delle ricerche di Galofaro sono stati presentati in occasione del 13° Congresso mondiale di Medicina Rigenerativa e Cellule Staminali svoltosi a Dalian in Cina e al World Intelligent Medicine Congress di Pechino.