Sono circa 2 milioni e mezzo i pazienti affetti da sindrome post-Covid in Italia. Con questa espressione ci si riferisce al persistere di sintomi più o meno debilitanti dopo la fase acuta della malattia e la negativizzazione dei test virologici. I sintomi più comuni sono: stanchezza cronica, dolori muscolari, difficoltà respiratorie, problemi cardiaci. Sono problematiche che in molti casi permangono per diversi mesi dopo la guarigione e che quindi possono risultare debilitanti, abbassando la qualità di vita e impattando sulle performance lavorative dei pazienti.
Per un recupero ottimale di tali pazienti è dunque necessario un appropriato percorso terapeutico, che preveda un programma di riabilitazione personalizzata (respiratoria e motoria) e l’introduzione di supporti nutrizionali a base di vitamine e aminoacidi, associati a un corretto stile di vita. Importante anche la gestione dei disturbi della sfera psichica dei soggetti coinvolti; molti di essi (fino al 20%) presentano infatti un vero e proprio disturbo post-traumatico da stress.
Un’esperienza dall’Ospedale di Codogno
A proposito della supplementazione con vitamine e aminoacidi, alcune esperienze cliniche su pazienti post-Covid hanno evidenziato un ruolo efficace dell’integrazione combinata di L-arginina e vitamina C liposomiale nei pazienti debilitati e astenici.
Oltre all’esperienza dell’IRCCS San Raffaele di Roma, che ha condotto uno studio di confronto del prodotto verso placebo, segnaliamo quella di Francesco Tursi, responsabile del reparto di pneumologia dell’ospedale di Codogno di Lodi, uno dei primi sanitari italiani ad ammalarsi. Ha sviluppato una polmonite molto grave ed è stato ricoverato in terapia intensiva. Nonostante il superamento dei sintomi della fase acuta, ha poi affermato il permanere di una sintomatologia cronica di affaticamento, astenia e difficoltà respiratore, tutte caratteristiche della sindrome post-Covid. Il dottor Tursi racconta in particolare come, dato il razionale scientifico, abbia valutato positivamente su sé stesso l’adozione di L-arginina e Vitamina C liposomiale. Dopo un mese di trattamento con due flaconcini al giorno di L-arginina e vitamina C liposomiale la sua sintomatologia post-Covid è molto migliorata, con una totale risoluzione dell’astenia e delle difficoltà respiratorie.
L’integrazione con L-arginina e Vitamina C liposomiale
La recente review ‘’Vitamin C and cardiovascular disease: an update’’, pubblicata sulla rivista Antioxidants, evidenzia come la vitamina C rappresenti l’alleato ideale in associazione alla L-arginina e come entrambe le componenti siano necessarie per la sintesi di ossido nitrico.
Dato che sia la vitamina C che la L-arginina sono note per migliorare la funzione endoteliale e quindi la perfusione tissutale, è possibile ipotizzare che la loro associazione possa essere sinergica nell’affrontare l’astenia e i sintomi postumi alla guarigione da malattie infettive come quella causata da Covid-19.
