Percorsi terapeutici sempre più personalizzati, cure multidisciplinari strutturate anche in una prospettiva di prevenzione. È questo l’approccio oggi suggerito dalle evidenze di letteratura e dai massimi esperti del settore per la presa in carico delle problematiche che attengono mente e cervello.
Patologie in globale crescita, complice una popolazione sempre più in età, come anche il tessuto socio-economico e relazionale che espone a maggiori rischi e alla compromissione di fragili equilibri. I provvedimenti, terapeutici e cautelativi, oggi ci sono: cure innovative, non invasive, efficaci che possono rimodulare i circuiti e le risposte cerebrali a vantaggio di persone anziane con malattie neurodegenerative o bisognose di interventi post traumatici, persone con dipendenze, con malattie o dolore cronico, fino a individui stimolati a raggiungere performance di sempre più alto livello e che richiedono “stabilità mentale”.
La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) è fra gli approcci terapeutici più moderni che, integrato alle terapie tradizionali, garantisce sicurezza e outcome in questi contesti clinici. Se ne è parlato al 2° Congresso sul benessere del cervello e della mente dedicato alle Sinergie cliniche e neuromodulazione: la Stimolazione Magnetica Transcranica nei percorsi clinici integrati (Milano, 18 Novembre), promosso da Letscom3 e Brain&Care, centro clinico multidisciplinare specializzato nella gestione di disturbi di natura neurologica, psicologica e psichiatrica, e patrocinato dall’Università degli Studi di Milano, dall’Università di Verona, dall’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano, dal Consiglio dell’ordine Nazionale degli Psicologi.
I numeri
Gli esperti li definisco “da epidemia”. Solo in Italia secondo il Rapporto sulla Salute Mentale del Ministero della Salute, si calcola che i disturbi mentali interessino oltre 778.000 persone, di cui più della metà sono donne (53,6%), con un ampio ventaglio di patologie: disturbi schizofrenici, di personalità, da abuso di sostanze, di ritardo mentale.
A questi si aggiungono disturbi affettivi, nevrotici e depressivi; questi ultimi a svantaggio ancora una volta della popolazione femminile che registra un tasso di depressione doppio rispetto agli uomini: 43,5 casi per 10.000 abitanti vs “soli” 25,6 casi nei maschi.
Non ultimo le patologie neurologiche dall’elevato impatto sulla persona e sul sistema, con un ampio spettro di problematiche: 12 milioni di italiani con disturbi del sonno, oltre 6 milioni di emicranici di cui circa 2/3 donne, 1 milione con la malattia di Alzheimer e necessità di continuità assistenziale, 400 mila con malattia di Parkinson.
Il progresso scientifico in tutti questi contesti un tempo di più difficile gestione per scarsità di approcci, mirati e/o efficaci, ha aperto la via a cure innovative quali le tecniche di stimolazione cerebrale non-invasiva. Efficaci, efficienti, a condizione che vengano inserite ed erogate in percorsi di trattamento multidisciplinari e integrati, ovvero che siano complementari a terapie più tradizionali, che siano attuate da personale altamente formato e in centri garanti di affidabilità e sicurezza, e studiati sulle esigenze del singolo paziente.
Medicina di precisione e trattamento su misura
La TMS risponde a questi due concetti: è infatti una terapia che va a monte e punta a dare risposta alla patologia agendo sulla sede di insorgenza, la mente/cervello, provando a “distrarre” la risposta a fini terapeutici migliori.
È personalizzata in quanto la TMS può essere modulata e individualizzata sulle richieste/risposte/bisogni della persona cui è diretta, secondo un approccio multidisciplinare integrato.
«Gestire la salute mentale e del cervello – dichiara Graziella Madeo, responsabile scientifico del Congresso e direttrice dell’Unità di Neuromodulazione e Ricerca Clinica di Brain&Care – richiede una prospettiva ampia, che sappia considerare i bisogni dei pazienti, dei familiari, dei professionisti sanitari e sociali e delle realtà territoriali. È, quindi, essenziale sviluppare percorsi terapeutici personalizzati che coprano tutte le fasi della vita, utilizzando tecnologie avanzate come le tecniche di neuromodulazione cerebrale non-invasiva, la TMS all’interno di approcci multidisciplinari: approcci che offrono soluzioni promettenti per migliorare il benessere in condizioni psichiatriche e neurologiche».
Le buone pratiche
Per gestire al meglio, efficacemente, questi approccio innovativi occorrono almeno due fattori: un terreno di dialogo e confronto tra professionisti, pazienti e familiari per trasformare i percorsi di cura in risposte tangibili alle necessità umane ed esplorare le frontiere della scienza e delle terapie innovative per trattare disturbi psichiatrici e neurologici (e promuovere il recupero cognitivo e motorio.