L’alga Wakame, “alimento” comunemente usato nella cucina giapponese e già noto in ambito terapeutico nel trattamento di diverse patologie, grazie all’innata azione antinfiammatoria sembra efficace nel ridurre il dolore e ritardare la progressione dell’osteoartrosi, una delle patologie degenerative articolari più comuni. Ad oggi priva di una terapia risolutiva, l’osteoartrosi viene approcciata e gestita in prima linea con farmaci antinfiammatori non steroidei che tuttavia possono indurre effetti avversi, anche severi nel lungo termine. I dati dello studio (In Vitro Study of the Therapeutic Potential of Brown Crude Fucoidans in Osteoarthritis Treatment”)sono stati recentemente pubblicati sull’International Journal of Molecular Sciences.

L’azione dei fucoidani grezzi

I benefici dell’alga bruna Wakame sull’osteoartrosi sembrano correlarsi soprattutto ai fucoidani grezzi, un complesso di polisaccaridi composto soprattutto di fucopiranoside e solfato naturale, in grado di svolgere una azione antinfiammatoria naturale. Tale effetto sarebbe dimostrato da uno studio spagnolo su condrociti primari e in una linea cellulare di condrociti umani, specificatamente 260TT. Benefici che si assocerebbero soprattutto al fucoidano grezzo estratto da Undaria pinnatifida e Sargassum muticum mediante diverse tecniche: estrazione assistita con microonde, estrazione con acqua calda pressurizzata, estrazione assistita da ultrasuoni, subendo poi un processo per la caratterizzazione chimica e strutturale.

Una volta confermata la vitalità cellulare nei condrociti trattati con fucoidani grezzi, i ricercatori hanno provveduto a testarne gli effetti antinfiammatori, riconoscendo la capacità di questi biocomposti di ridurre sensibilmente il dolore, grazie a una azione mirata sui trigger sintomatici, diminuendo in particolare la produzione di IL-6 stimolata da IL-1beta. Tale dato ha trovato conferma in vari aspetti: dall’analisi dell’espressione genica di IL-6 e IL-8, sebbene la riduzione statisticamente significativa del dolore correlasse solo ai fucoidani di undaria , e dalla sovraregolazione dei livelli di Nrf-2, un regolatore dello stress ossidativo correlato alla risposta cellulare, che svolge una azione protettiva anche in confronto di stati infiammatori. Associazione, quest’ultima, che si è dimostrata più evidente con i composti di undaria.

Fucoidani grezzi e invecchiamento

All’opposto i fucoidani grezzi non avrebbero evidenziato benefici sulla “modulazione” della senescenza. Non si sarebbe infatti registrata una riduzione dell’attività della beta-galattosidasi, della proliferazione cellulare o della produzione di IL-6 nei condrociti stimolati con etoposide. In conclusione, i fucoidani grezzi sembrerebbero esercitare un potente effetto antinfiammatorio sull’osteoartrosi, potenzialmente associato alla capacità di attivare la via antiossidante Nrf-2/HO-1 e di ridurre la produzione di ROS (radicali liberi), ma non in grado di ritardare l’invecchiamento dei condrociti. Per confermare i dati di efficacia dell’alga Wakame saranno comunque necessari ulteriori studi su modelli più complessi, al fine di identificare anche il migliore rapporto dose-efficacia dei fucoidani grezzi.

Fonte:

  • Vaamonde-García C, Capelo-Mera E, Flórez-Fernández N, Torres MD, Rivas-Murias B, Mejide-Faílde R, Blanco FJ, Domínguez H. In Vitro Study of the Therapeutic Potential of Brown Crude Fucoidans in Osteoarthritis Treatment. Int J Mol Sci. 2022 Nov 17;23(22):14236.