Emerge un potenziale ruolo degli acidi biliari, coinvolti nella risposta immunitaria, presenti e prodotti dal microbiota intestinale come opzione terapeutica nel trattamento dell’uveite autoimmune e nella riduzione di sintomi e gravità. Lo studio è ad opera di ricercatori cinesi, pubblicato su Cell Report.
Background
Gli acidi biliari secondari (BA) mediati dal microbiota intestinale (con un ruolo importante nell’equilibrio energetico e nel metabolismo dell’ospite tramite recettori accoppiati alle proteine G e/o recettori nucleari) potrebbero rappresentare un nuovo bersaglio terapeutico per l’uveite autoimmune, un’infiammazione della mucosa pigmentata interna all’occhio (l’uvea, tratto uveale), causate da una reazione autoimmunitaria. Vanno, tuttavia, chiariti i meccanismi chiave che determinano questa condizione, ancora sconosciuti.
Le evidenze del ruolo dei BA sono ancora preliminari e derivano da studi di laboratorio, ma aprono la prospettiva di poter considerare gli acidi biliari prodotti dal microbiota intestinale, come possibili target terapeutici. In modelli murini, i BA sembrano, infatti, in grado influenzare la gravità della malattia, aspetto su cui hanno indagato ricercatori cinesi del The First Affiliated Hospital of Chongqing Medical University, Chongqing Key Laboratory of Ophthalmology, Chongqing Eye Institute, and Chongqing Branch of National Clinical Research Center for Ocular Diseases, di Chongqing, arrivando a definire che gli acidi biliari alterati sono correlati alla composizione del microbiota intestinale in modelli sperimentali (EAU) di topo e che l’acido desossicolico regola la funzione delle cellule dendritiche (DC) tramite il pathway TGR5-cAMP-PKA.
Lo studio è di potenziale rilevanza considerando che i trattamenti ad oggi impiegati a base di antinfiammatori (corticosteroidi) e immunosoppressori, non sempre sono efficaci.
Il microbiota
Recenti studi hanno dimostrato che alterazioni del microbiota intestinale possono modulare la risposta immunitaria nei pazienti con questa patologia. A livello sperimentale è stato osservato, ad esempio, che il trapianto fecale da pazienti con uveite ai topi peggiora l’infiammazione degli occhi nei roditori e in vivo che persone con uveite e/o altre malattie autoimmuni o infiammatorie mostrano alterazioni nella composizione del microbiota. Forti di queste evidenze i ricercatori hanno focalizzato l’attenzione sugli acidi biliari, prodotti nel fegato e metabolizzati dai batteri intestinali, controllori del sistema immunitario e implicati, da studi recenti, anche in contesti di malattie infiammatorie intestinali e il diabete di tipo 1.
In particolare, l’indagine cinese si è concentrata sull’analisi di alcuni batteri del microbiota intestinale sia di topi con uveite autoimmune sia di topi sani, specificatamente sulle famiglie Ruminococcaceae e Lachnospiraceae, capaci di convertire gli acidi biliari primari in acidi biliari secondari. È stato così possibile rilevare che famiglie Ruminococcaceae, Lachnospiraceae ed Eggerthellaceae erano più abbondanti nei topi di controllo, a fronte di batteri della famiglia Prevotellaceae superiore nei topi con uveite.
Ulteriori esperimenti hanno dimostrato che il ripristino dei livelli di acidi biliari in associazione all’inibizione delle citochine pro-infiammatorie correlate al fattore nucleare κB (NF-κB) nelle cellule dendritiche (DC), è in grado di ridurre la gravità dell’uveite. Inoltre, è stato osservato che una dieta ricca di acido desossicolico (DCA), uno specifico BA, possa contribuire a lenire i sintomi dell’uveite, caratterizzati dolore e arrossamento oculare, corpi mobili, calo della vista.
Il DCA agirebbe regolando la funzione delle cellule dendritiche e riducendo la produzione di specifiche molecole immunitarie infiammatorie attraverso l’attivazione del recettore degli acidi biliari TGR5, recettore di membrana accoppiato a una proteina G stimolatoria. L’azione sinergica di DCA e TGR5 sembra bloccare l’attivazione delle cellule dendritiche di derivazione umana, così come i composti che attivano il TGR5.
In conclusione
Il microbiota intestinale, la composizione degli acidi biliari secondari, così come il pathway di TGR5, potrebbero rappresentare efficaci bersagli terapeutici nel trattamento dell’uveite e potenzialmnete di altre malattie autoimmuni e infiammatorie.
Fonte: Hu J, Wang C, Huang X et al. Gut microbiota-mediated secondary bile acids regulate dendritic cells to attenuate autoimmune uveitis through TGR5 signaling. Cell Reports, 2021, Vol. 36, Issue 12, 109726.