Vitamine del gruppo B, ed in particolare B6, B9, B12 e colina assunte sotto forma di integratori potrebbero contribuire a rallentare la progressione del glaucoma. Sono i risultati di uno studio sperimentale, su Cell Reports Medicine, condotto dal Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia, in cui si evidenzia oltre a questo “outcome”, anche che l’elevata omocisteina possa essere una possibile conseguenza, non una causa della malattia, contravvenendo a precedenti tesi.
Tali risultati, se confermati da ulteriori studi, potrebbero profilare queste sostanze come una potenziale via terapeutica nel trattamento del glaucoma, patologia caratterizzata dalla perdita di cellule gangliari retiniche (RGC), una delle principali cause di cecità, ad oggi priva di terapie neuroprotettive. Per testare la potenziale efficacia di questo approccio anche sull’uomo, i ricercatori hanno avviato uno studio clinico su pazienti affetti da diverse forme di malattia: glaucoma primario ad angolo aperto, la forma più frequente di glaucoma cronico e più tipica della popolazione più anziana, glaucoma a progressione lenta e glaucoma pseudoesfoliativo a progressione più rapida. La patologia colpisce, nel mondo, circa 64 milioni di persone, un milione in Italia, di cui la metà non ne sarebbe a conoscenza.
Il ruolo dell’omocisteina in modelli animali
Studi di letteratura precedentemente condotti sembrerebbero concordi nel suggerire il ruolo dell’omocisteina, un aminoacido, nello sviluppo del glaucoma, su cui tuttavia potrebbero agire in sinergia, le vitamine del gruppo B, in particolare B12, B6, e l’acido folico. Questo pool di sostanza, infatti, contribuirebbero non solo a scomporre la stessa omocisteina in altri composti altrettanto necessarie all’organismo, ma anche a convertire la stessa omocisteina in due altri aminoacidi: la metionina e la cisteina.
Per dare conforto a questa tesi, i ricercatori svedesi hanno avviato uno studio su modelli animali, affetti da glaucoma, sottoposti a un supporto con integratori di vitamina B6, B9, B12 e colina, potendo osservare effetti neuroprotettivi. In particolare un rallentamento dell’evoluzione del glaucoma in alcuni animali e un arresto del danno al nervo ottico in alcuni altri.
In buona sostanza, per esplorare e confermare l’impatto e/o il ruolo dell’omocisteina a livelli elevati nel glaucoma, i ricercatori hanno incrementato le quantità di omocisteina vitrea, fattore che aumenta la morte di RGC del 6% a seguito di ipertensione oculare, potendo così osservare che l’associazione genetica con un’omocisteina più elevata non influisce sui risultati associati al glaucoma dalla Biobanca del Regno Unito, né induce la progressione del campo visivo glaucomatoso.
Tali risultati sosterebbero, quindi, l’ipotesi che l’elevata omocisteina è una caratteristica patogena, non causativa, del glaucoma. Inoltre vi sarebbe dimostrazione che il metabolismo dell’omocisteina collabora alla disregolazione precoce sostenuta dai geni coinvolti nel metabolismo del carbonio, interagendo con cofattori e precursori essenziali (B 66, B 99, B 12 e colina) in tutta la retina, nella testa del nervo ottico (papilla ottica) e all’RGC. In conclusione, l’integrazione di queste sostanze, in modelli animali, favorirebbe la neuroprotezione in forme acute, prevenendo la neurodegenerazione tramite una azione protettiva della funzione visiva in modelli di glaucoma cronico.
Lo studio sull’uomo
Esplorando questi eventuali esiti e il ruolo dell’omocisteina in pazienti affetti da glaucoma sarebbero emersi risultati simili. Ovvero livelli elevati della sostanza non agirebbero sulla progressione della malattia a conferma di un ruolo consequenziale nella patologia glaucomatosa, e non ancora di trigger della patologia stessa. Infine, l’identificazione di specifiche anomalie nei percorsi metabolici, anche nell’uomo, tra cui un rallentamento del metabolismo retinico dovuto a cambiamenti nell’assunzione di vitamine, supporterebbe il ruolo e la complicità del metabolismo stesso nell’insorgenza del glaucoma.
Fonte
Tribble JR, Wong VHY, Stuart KW et al. Dysfunctional one-carbon metabolism identifies vitamins B6, B9, B12 and choline as neuroprotective in glaucoma. Cell Reports Medicine, 2025, Vol. 6, Issue 5, 102127. Doi: 10.1016/j.xcrm.2025.102127


