È nota come alimento della buona tavola, ma la barbabietola rossa, specificatamente il suo succo, potrebbe essere terapeutico in un setting specifico di pazienti.

Un recente studio del National Heart and Lung Institute, Royal Brompton Campus, dell’Imperial College London in UK, pubblicato sull’European Respiratory Journal, sembra dimostrare che i nitrati contenuti in questo ortaggio favoriscano la riduzione della pressione arteriosa nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), a vantaggio di una migliore funzionalità respiratoria e della capacità di svolgere esercizio fisico.

Background 

Elemento chiave sono i nitrati, composti chimici naturalmente presenti in frutta e verdura, di cui studi a breve termine, quando assunti sotto forma di integratore alimentare ne attesterebbero la capacità di migliorare il profilo di rischio cardiovascolare, abbassando da un lato la pressione sanguigna e dall’altro favorendo la funzione endoteliale.

In funzione di questa evidenza, un gruppo di ricercatori inglesi ne ha voluto indagare l’azione in pazienti con BPCO, noti per avere un profilo cardiovascolare peggiore rispetto a pazienti non affetti da questa specifica patologia, e gli eventuali effetti, più o meno duraturi nel tempo, sulla funzionalità respiratori e cardiaca.

Scegliendo, pertanto, come fonte di assunzione di nitrati il succo di barbabietola, che ne è naturalmente ricco, hanno avviato uno studio, ancora su piccoli numeri, randomizzato, in doppio cieco, a gruppi paralleli, controllato con placebo, che ha coinvolto 81 persone con BPCO stabile con misurazione domiciliare della pressione sistolica ≥130 mmHg.

Lo studio

I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: il primo invitato ad assumere una bevanda formulata con 70 ml di succo di barbabietola concentrato, contenente 400 mg di nitrato, una volta al giorno per 12 settimane, il secondo una bevanda placebo di aspetto e sapore identico, ma senza nitrati.

Obiettivo dello studio era da un lato “misurare” la capacità della bevanda, ovvero dei nitrati, di migliorare la risposta alla riabilitazione polmonare sostenuta dalla maggiore efficienza della contrazione muscolare con riduzione del consumo di ossigeno, valutata anche in termine di distanza percorsa al test del cammino dei 6 minuti.

Dall’altro valutarne l’impatto sulla riduzione del rischio di malattie cardiache e ictus, di cui recenti studi di letteratura hanno dimostrato una (cor)relazione diretta con la BPCO.

I risultati preliminari sono a favore del succo della barbabietola, dimostrandone la potenzialità nel soddisfare i diversi end point dello studio; infatti rispetto al placebo, i pazienti in trattamento attivo mostrerebbero una riduzione della pressione sistolica (effetto del trattamento Hodges-Lemman MD [95% CI]; da -4,5 [da -3,0 a -5,9] migliorato 6MWD (+30,0 m [da 15,7 a 44,2], p<0,001), RHI + 0,34 (da 0,03 a 0,63) p=0,03 e AIx75 −7,61% [da -14,3 a −0,95], p=0,026, compreso una minore rigidità dei vasi sanguigni e un incremento della distanza percorsa al test del cammino.

I prossimi sviluppi

I dati, promettenti, invitano a avviare nuovi studi per testare l’efficacia del succo di barbabietole in questo cluster di pazienti a lungo termine e su popolazioni più ampie, con l’intento di valutare la possibilità di un trattamento nutrizionale per ridurre la pressione sanguigna con azione mantenuta nel tempo, con effetti positivi a cascata anche sulla capacità di svolgere esercizio fisico.

Quest’ultimo necessario per “allenare” le vie respiratorie, migliorare la circolazione del sangue, grazie al maggior apporto di ossigeno ai tessuti, irrobustire i muscoli, soprattutto respiratori, potenziare il tono l’umore. Insomma, migliorando la qualità della vita del paziente nel suo complesso.

Fonte

Alasmari Ali M, Alsulayyim AS, Alghamdi AS et al.  Oral nitrate supplementation improves cardiovascular risk markers in COPD: ON-BC a randomised controlled trial. European Respiratory Journal, 2023. Doi: https://doi.org/10.1183/13993003.02353-2022