In aumento e largamente diffuse, con una sensibile escalation nell’ultimo anno, fino a +44% in alcuni territori europei.

È quanto emerge dall’ultimo rapporto sulle principali zoonosi nell’Ue in alimenti e mangimi, pubblicato da EFSA (European Food Safety Authority) e da ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control).

Il documento fornisce un panorama complessivo e comprensivo, oltre che delle zoonosi, anche delle principali malattie zoonotiche umane e dei casi umani correlati a focolai di tossinfezione alimentare.

I numeri delle zoonosi

Fanno un salto di specie: le zoonosi, malattie infettive causate da batteri, virus, funghi e parassiti, si trasmettono dall’animale all’uomo. Questo contrae l’infezione tramite contatto diretto con animali infetti, contatto indiretto con l’ambiente e oggetti o superfici contaminati, o ancora tramite alimenti, compresa l’acqua, precedentemente contaminati.

Le fonti alimentari sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni nella specie umana, come dimostrano i numeri. Il rapporto evidenzia infatti, solo nel 2022, tra i 27 Stati membri della UE e il Regno Unito (Irlanda del Nord), 5.763 focolai di tossinfezione alimentare segnalati con un trend in crescita: +43,9 % rispetto al 2021 e 48.605 casi umani, con un incremento del 49,4% in un solo anno e, non ultimo 64 decessi, numero fra i più alti mai comunicati.

Entrando nel dettaglio: le malattie gastrointestinali provocate da Campylobacter e da Salmonella, con rispettivamente un totale di 137.107 e 65.208 casi sono state le zoonosi più comunemente segnalate nell’uomo.

Tra le fonti principali di infezione carni, comprese quelle bianche, latticini, uova, pesce, verdure, cioccolato e alcuni alimenti misti, ad esempio alimenti trasformati.

Terza zoonosi segnalata nell’uomo in termine di diffusione, riferisce alla yersiniosi, causata da Y. enterocolitica (o Y. pseudotuberculosis), associata al consumo di carne di maiale o verdure poco cotte. In relazione alle percentuali più elevate di ricoveri e decessi, questi correlano soprattutto a infezioni da L. monocytogenes e West Nile virus, le zoonosi più gravi nel 2022, che ha registrato anche le percentuali più elevate di ricoveri e decessi tra i pazienti segnalati.

Focalizzandosi sul Wet Nile, nel 2022 mostra un aumento sensibile di casi segnalati nell’uomo e di focolai di animali, in particolare in alcuni paesi dell’Europa meridionale.

Una panoramica completa

Il report Efsa-Ecdc, oltre ai dati delle zoonosi causate da Salmonella, Campylobacter e Listeria monocytogenes di cui è obbligatoria la comunicazione alla autorità competenti, comprende anche l’elencazione degli agenti meno comuni e/o emergenti, segnalati in funzione della frequenza di manifestazione. Completano le informazioni i dati sulle tossine batteriche e sulle ammine biologiche, quali ad esempio l’istamina. 

Fonte

EFSA (European Food Safety Authority) & ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control). (2023). The European Union One Health 2022 Zoonoses Report. EFSA Journal, 21(12), e8442. Doi https://doi.org/10.2903/j.efsa.2023.8442