La relazione uomo-natura conta ed è bene strutturare questo legame fin dalla più tenera età: oltre ad agire efficacemente sul ben-essere psico emotivo, irrobustisce il fisico.

Uno studio, recente, dell’Università di Hasselt, in Belgio, pubblicato su JAMA Network Open, sembra dimostrare che una camminata in zone con alberi ad alto fusto o arbustive è un toccasana per le ossa dei piccoli, aumentandone la densità, con una crescita fisiologica pari a circa sei.

Niente di meglio dunque che vivere a contatto con gli spazi verdi, sembra suggerire lo studio.  

Le evidenze

Un approccio One Health, integrato con la natura, non fa altro che bene alla dimensione olistica della persona, a partire dagli anni verdi, quelli della primissima infanzia in cui il corpo si forma. E in questa benefica finestra vanno poste le basi per una crescita sana, armoniosa e di virtuosa convivenza con l’ambiente. Ed i vantaggi sono molti; consideriamo ad esempio, in termine di salute, l’impatto che questa relazione può portare allo scheletro dei piccoli.

Uno studio belga ha recentemente dimostrato che una frequentazione, anche minima, di spazi verdi incide sulla “crescita” in densità ossea: la riprova su 327 bambini, di cui 180 femmine (55%), residenti nelle Fiandre tra 4 e 6 anni, in coppie madre-figlio arruolate alla nascita e seguite per 4-6 anni, nell’ambito della coorte prospettica belga ENVIRONAGE (Environmental Influence on Aging in Early Life).

Questi vivevano tutti in aree verdi che i ricercatori hanno suddiviso in diverse tipologie: verde alto, con altezza della vegetazione >3 metri (m), verde basso con altezza della vegetazione ≤3 m e verde totale, la somma di alto e basso. Inoltre è stata considerata anche la distanze dell’area verde: entro raggi, tra 100 e 3000 m dalla residenza.

I risultati

Non lasciano dubbi, trascorre tempo all’aria aperta, passeggiando per soli 10 minuti in parchi, boschi o giardini, fortifica le ossa, più robuste grazie alla maggiore densità minerale che è statavalutata negli avambracci utilizzando un densitometro.

È emerso che un incremento dello spazio verde totale (21,2%) e verde intenso (19,9%) entro 500 m dal luogo di residenza si associa a un aumento di 27,38 m/s (spettromedia di massa) (95% CI, 9,63-45,13 m/s) e 25,30 m/s (95 % CI, 7,93-42,68 m/s) rispettivamente nella densità minerale ossea, così come un aumento IQR (differenza interquartile) nello spazio verde totale (25,2%) e alto (23,2%) entro 1.000 m correla al 67% (odds ratio, 0,33; 95% CI, 0,17-0,61) e 61% (odds ratio, 0,39 ; IC al 95%, 0,18-0,75) di probabilità di avere una densità ossea inferiore al 10° percentile specifico per sesso (3567,6 m/s per le ragazze e 3522,8 m/s per i ragazzi). 

In conclusione

Lo studio lascia e lancia un importante messaggio dal doppio risvolto: salutistico e ambientale. 

Adeguati spazi di verde urbano consentono ai bambini di trascorrere maggiore e migliore tempo nella natura, tempo e luogo che corroborano le ossa dei piccoli, rendendole più forti con sensibili vantaggi nel lungo termine.

Vero è, infatti, che la massa ossea è un fattore determinante della resistenza ossea e il suo picco, di solito raggiunto nella prima età adulta, dipende dal suo accumulo durante la crescita. Dall’altro il verde fa bene al pianeta. Niente di meglio in un’ottica di One Health, appunto.

Fonte

Sleurs H, Silva AI, Bijnens EM et al. Exposure to Residential Green Space and Bone Mineral Density in Young Children. JAMA Network Open, 2024, 7(1):e2350214. Doi:10.1001/jamanetworkopen.223.50214