Una “cura” per attenuare i sintomi dell’invecchiamento nell’uomo? La concretizzazione di questa speranza potrebbe non essere così lontana.
In occasione del convegno Medicina della Riproduzione tenutosi lo scorso marzo ad Abano Terme, infatti, i ricercatori dell’università di Padova ha annunciato la creazione di un nuovo sorprendente prodotto nutraceutico, elaborato dopo ben 8 anni di ricerche.
Il team di ricerca, coordinato dal professor Carlo Foresta e dal dottor Luca De Toni, ha studiato a lungo l’osteocalcina, una proteina prodotta dagli osteoblasti che svolge numerosi effetti positivi su molte strutture dell’organismo, come spiega il Prof. Carlo Foresta: “In particolare stimola la produzione di testosterone, ma anche l’attivazione della vitamina D, aumenta il rilascio di insulina e persino la sensibilità periferica all’insulina stessa, concorrendo a limitare e a curare gli effetti della sindrome metabolica“.
Dopo un lungo studio, il team è stato in grado di sintetizzare in laboratorio il peptide attivante la proteina, che è risultato in grado di determinare gli stessi effetti dell’osteocalcina sull’osso, sulle cellule adipose, sulla secrezione di insulina e sulla produzione di testosterone.
A questo punto i ricercatori hanno cercato un’alternativa naturale al peptide sintetico, testando varie sostanze e identificando infine in un particolare estratto di fagiolo il prodotto naturale più simile: svolgendo ripetute sperimentazioni, sembra infatti che questa polvere sia in grado di sortire gli stessi effetti dell’osteocalcina e del peptide sintetico su tutti i sistemi cellulari.
La scoperta – per cui è stata depositata la richiesta di brevetto – potrebbe essere davvero un valido aiuto per contrastare i sintomi associati all’andropausa, che comporta una riduzione dei livelli di testosterone, potenzialmente associata ad altre condizioni, quali, ad esempio, riduzione della massa muscolare, obesità, sindrome metabolica, disfunzioni erettili.