Il 23 maggio 2025, a Fano (PU), si svolgerà la seconda tappa del convegno nazionale “Costruire insieme una società a misura di persona con demenza”, promosso dalla Federazione Alzheimer Italia. L’iniziativa, gratuita e aperta a tutti, ha riunito esperienze e buone pratiche da tutta Italia, mettendo al centro le Comunità Amiche delle Persone con Demenza, per riflettere su come abbattere lo stigma e promuovere l’inclusione sociale.
Una rete di comunità che cambia il paradigma
Dopo l’edizione inaugurale di Imola nel 2024, il convegno di Fano rappresenta un ulteriore passo nel percorso di sensibilizzazione e cambiamento culturale promosso da Dementia Friendly Italia. L’obiettivo è ambizioso: trasformare città, istituzioni e spazi pubblici in luoghi accoglienti per le persone con demenza, valorizzandone le capacità residue e favorendone la partecipazione attiva. Più di 60 città italiane hanno già aderito al progetto, costruendo iniziative concrete in risposta ai bisogni delle persone e delle loro famiglie.
L’ascolto come punto di partenza
«Ci sono tanti modi per diventare amici delle persone con demenza», ha dichiarato Katia Pinto, presidente della Federazione Alzheimer Italia. Il convegno vuole dare voce proprio a quelle realtà che hanno saputo trasformare l’ascolto in azione. L’apertura della giornata vede il toccante racconto di una famiglia colpita da una diagnosi di demenza a esordio giovanile, offrendo uno sguardo autentico sulle difficoltà quotidiane e sulle risorse necessarie.
Esperienze locali che fanno la differenza
Il programma darà ampio spazio al confronto tra territori diversi. Le comunità di Abbiategrasso e Formigine illustreranno percorsi di inclusione nati dall’interazione diretta con persone con demenza. Particolarmente significative le esperienze delle farmacie di Bernareggio e Bisceglie, diventate veri presìdi di informazione e supporto. Un confronto stimolante mette, inoltre, a paragone il modello urbano di Bari con quello rurale della Valchiusella, dimostrando che l’inclusività può assumere molteplici forme.
Cultura, natura e memoria
Nel pomeriggio la riflessione sarà orientata al ruolo della cultura come strumento di socializzazione e stimolazione cognitiva. Ne sono esempio la Casa del Cinema di Trieste e la Fondazione Luigi Rovati, primo museo a Milano a essere riconosciuto come “Amico delle Persone con Demenza” e premiato con il riconoscimento “Realtà Inclusive”.
Il racconto dell’“Ortoterapia in fattoria” di Arzignano e delle attività di stimolazione cognitiva nella Valle dei Laghi evidenzierà come anche la natura possa diventare un potente alleato nella gestione della demenza.
Uno sguardo verso il futuro
L’incontro si concluderà con la presentazione di un progetto pionieristico della Comunità Amica di Modena, rivolto all’inclusione delle persone con demenza nella popolazione migrante. Un esempio di attenzione interculturale e personalizzazione degli interventi, che rappresenta una delle sfide più urgenti per i prossimi anni.
Attraverso eventi come quello di Fano, si consolida l’idea che una società più equa e accogliente non solo è possibile, ma è già in costruzione. L’impegno collettivo è la chiave per garantire dignità, ascolto e partecipazione a tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione cognitiva.