Le corrette abitudini alimentari contano anche nella prevenzione dell’ipertensione.
Uno studio greco, dell’Università Harokopio di Atene, pubblicato sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition, ha dimostrato che l’aderenza alla Dieta Mediterranea contribuisce a ridurre l’incidenza (anche) di questa specifica patologia.
Lo studio
Una dieta sana, di tipo mediterraneo, regolarmente seguita e protratta nel tempo, contribuisce a prevenire, fino a ridurre il rischio di manifestare ipertensione.
Le evidenze arrivano da uno studio greco, longitudinale, su ampi numeri, che ha arruolato 1.415 adulti non ipertesi, di cui 44% uomini di età compresa 41 ± 13 anni, monitorandoli per un periodo di vent’anni.
L’intento era infatti determinare, se e in quale misura la dieta, sana e bilanciata, mantenuta nel lungo termine potesse incidere favorevolmente sul contenimento del rischio di manifestare ipertensione.
Una patologia dall’importante incidenza in età adulta, più frequente con l’avanzare dell’età a sua volta associata alla sindrome metabolica. In particolare i partecipanti sono stati monitorati e valutati al basale in relazione a specifici parametri antropometrici, stile di vita e dati clinici, mentre l’aderenza alla dieta mediterranea è stata misurata al basale e a 10 anni attraverso il MedDietScore, dove in un range di punteggio compreso tra 0–55 i valori più alti erano indicativi di maggiore “fedeltà” al regime alimentare.
I risultati
Hanno confermato l’efficacia e i benefici della dieta mediterranea nel limitare in maniera significativa, se mantenuta per un periodo prolungato nel tempo, il rischio di sviluppo di ipertensione.
Sul totale della popolazione partecipante, al follow-up di 20 anni, sono stati diagnosticati 314 nuovi casi, tutto considerato un numero molto contenuto di insorgenza di patologia, con una incidenza del 35,5%, 22,5% e 8,7% rispettivamente nel terzile inferiore, medio e superiore del MedDietScore al basale (p < 0,001).
Valore aggiunto della bontà della dieta mediterranea, la rilevazione per ogni aumento di 1 punto del MedDietScore basale della diminuzione del rischio di manifestazione, a 20 anni, del 7% [rischio relativo (RR): 0,925, intervallo di confidenza al 95% (CI): 0,906, 0,943].
Dato rimasto significativo anche dopo l’aggiustamento per età, sesso, stile di vita di base e fattori confondenti, quali indice di massa corporea, attività fisica, fumo, pressione arteriosa sistolica e diastolica, storia familiare per ipertensione e presenza di ipercolesterolemia e diabete mellito (RR: 0,973, IC 95%: 0,949 , 0,997).
Infine, in un modello multiaggiustato simile, rispetto ai soggetti che erano costantemente lontani dalla dieta mediterranea, ovvero nel terzile MedDietScore più basso sia al basale che a 10 anni, solo quelli costantemente vicini, collocati cioè nei terzili MedDietScore medio e superiore sia al basale che a 10 anni, hanno mostrato un rischio di ipertensione a 20 anni inferiore del 47%.
In conclusione
I dati riportati dallo studio porterebbero a confermare che l’aderenza alla dieta mediterranea, specie e a condizione che sia sostenuta longitudinalmente, si associa a una minore incidenza di patologia: una evidenza che sostiene l’importanza di promuovere abitudini alimentari sane come misura preventiva contro l’ipertensione, una delle principali cause di malattie cardiovascolari e morte prematura a livello globale.
Fonte
Georgoulis M, Damigou E, Derdelakou E et al. Adherence to the Mediterranean diet and 20-year incidence of hypertension: the ATTICA prospective epidemiological study (2002–2022). European Journal of Clinical Nutrition 2024. Doi: https://doi.org/10.1038/s41430-024-01440-w