L’insonnia, o comunque i disturbi del sonno, sono frequenti nel paziente oncologico. Uno studio tedesco (The course of cancer-related insomnia: don’t expect it to disappear after cancer treatment”)condotto su piccoli numeri e pubblicato su Sleep Medicine, ne attesterebbe la costante presenza nel 64% dei casi a un anno dalla comparsa. La qualità del sonno è nota per favorire anche la ripresa dalla malattia e, in generale, a vantaggio delle cure. Pertanto la ricerca sta indagando quali possibili metodiche alternative ai farmaci possano impattare sul sonno, garantendone maggiore qualità. La digitopressione sembra offrire una efficacia superiore rispetto ad altre tecniche più o meno invasive; è quanto emerge da uno studio cinese (Invasive or noninvasive? A systematic review and network meta-analysis of acupuncture and acupressure to treat sleep disturbance in cancer patients”) dell’Università di Hong Kong, pubblicato su Worldviews on Evidence-Based Nursing.

Migliorare la qualità del sonno, le possibili soluzioni

Agopuntura manuale, elettroagopuntura, digitopressione, placebo, cura di supporto avanzata, nessun trattamento: sono queste le sei opzioni considerate da un gruppo di ricercatori cinesi che hanno voluto indagare l’efficacia di soluzioni di medicina complementare nell’alleviare, nel paziente con neoplasia, i sintomi/stati di insonnia e /o di sonno disturbato.

L’analisi è dunque partita dalla selezione attraverso otto database inglesi e cinesi di lavori sul tema presenti in letteratura, estrapolando alla fine 24 studi controllati, randomizzati, per un totale di 2.00 pazienti, ovvero lavori che avevano messo a confronto gli effetti dei vari trattamenti. Particolare attenzione è stata data agli esiti indotti sul sonno, nello specifico in termini di riduzione degli stati di insonnia e sonno perturbato nel paziente oncologico, dall’agopuntura, tecnica più invasiva che ricorre all’uso e inserimento di aghi, e dalla digitopressione, metodica non invasiva che prevede una stimolazione tramite pressione meccanica.

I risultati

Le evidenze dimostrerebbero la superiorità della digitopressione rispetto ad altre pratiche, identificandola come potenziale trattamento ottimale per una azione positiva sul sonno in questa categoria di pazienti seguita dall’agopuntura e dall’elettroagopuntura. Nello specifico in relazione alla riduzione dei disturbi del sonno auto-riportati, lo studio farebbe rilevato quanto segue in relazione alle diverse tecniche: digitopressione: differenza media standardizzata [SMD] = −2,67, CI (Intervallo di confidenza) 95%: da -3,46 a -1,90 – GRADE = moderato; agopuntura: SMD = −1,87, CI 95%: da −2,94 a −0,81, GRADE = moderato); elettroagopuntura: SMD = −1,60, CI95%: da −3 a −0,21; GRADE = basso).

In funzione dei risultati ottenuti, i ricercatori suggerirebbero una adeguata formazione su tali tecniche, in particolare della digitopressione, rivolta a infermieri e altri operatori sanitari che prestano cure e assistenza al paziente oncologico. In ambito di ricerca, invece, viene suggerito l’avvio di studi futuri che si concentrino sui differenti meccanismi di azione della digitopressione e dell’agopuntura in relazione/associazione alle cause multifattoriali dei disturbi del sonno stesso in questo particolare contesto clinico. Di interesse, infine, sarà la valutazione dell’efficacia della digitopressione come singolo trattamento, ovvero svincolato dalla combinazione con altre terapie.

Fonti:

  • Schieber K, Niecke A, Geiser F, Erim Y, Bergelt C, Büttner-Teleaga A, Maatouk I, Stein B, Teufel M, Wickert M, Wuensch A, Weis J. The course of cancer-related insomnia: don’t expect it to disappear after cancer treatment. Sleep Med. 2019 Jun;58:107-113.
  • Cheung DST, Xu X, Smith R, Takemura N, Yeung WF, Chan WL, Lao L, Lin CC. Invasive or noninvasive? A systematic review and network meta-analysis of acupuncture and acupressure to treat sleep disturbance in cancer patients. Worldviews Evid Based Nurs. 2022 Dec 21.