Dismenorrea, come trattarla omeopaticamente

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La dismenorrea, o algomenorrea, rappresenta il disturbo ginecologico più frequente: i dati statistici indicano che circa l’80% delle donne soffre di dismenorrea, ma solo il 10-15% ne soffre in forma grave, con necessità di consultazione medica.
A seconda dell’eziologia, dell’epoca di comparsa e delle caratteristiche cliniche è distinta in primaria (la più frequente) e secondaria (dovuta ad anomalie pelviche). La dismenorrea primaria, o essenziale, non è determinata da una patologia pelvica identificabile e compare generalmente entro uno-tre anni dal menarca, con l’inizio dei cicli ovulatori. La durata dei sintomi, che iniziano generalmente qualche ora prima o contemporaneamente al flusso, è in genere di 48-72 ore.
Oltre al dolore crampiforme, spesso irradiato alle cosce e alla regione lombo-sacrale, possono essere presenti nausea, vomito, diarrea, cefalea, episodi lipotimici, alterazioni del tono dell’umore, nervosismo, insonnia ecc. Generalmente i sintomi tendono a scomparire o a diminuire di intensità dopo la prima gravidanza.

Alcuni rimedi omeopatici consigliati

Sono svariati i medicinali omeopatici sintomatici indicati per il trattamento della dismenorrea a seconda delle caratteristiche del flusso e del dolore, e numerose sono le classificazioni segnalate. Si riporta di seguito a titolo esemplificativo la classificazione di Horvilleur A. (1986).

Actaea racemosa

Indicato per dismenorrea con mestruazioni abbondanti. L’intensità del dolore è proporzionale all’abbondanza del mestruo: più il flusso è abbondante più forti sono i dolori. Anche l’ovulazione può essere dolorosa (in questo caso si consiglia di assumere
cinque granuli due volte al dì dall’ovulazione al mestruo). Ipersensibilità nervosa, alternanza di eccitazione e depressione. Per Actaea racemosa 9 CH, la posologia consigliata è di cinque granuli una volta al dì a partire dal ventesimo giorno del ciclo; ripetere più volte nella giornata durante le mestruazioni.

Caulophyllum

Le mestruazioni sono generalmente poco abbondanti e il dolore, intermittente e spasmodico, ricorda quello del parto (si irradia alle cosce e alle gambe).

Chamomilla

In caso di intolleranza al dolore; dolori crampoidi intollerabili e alterazione del carattere (aggressività, irritabilità ecc.), con mestruazioni abbondanti e sangue scuro e grumi. La dismenorrea può apparire dopo un accesso di collera o un uso eccessivo di caffè e sedativi.

Gelsemium sempervirens

Dismenorrea accompagnata da cefalea o emicrania vera (può essere associato a Sepia e Cocculus indicus).

Magnesia phosphorica

Dolore crampiforme, violento, parossitico, a inizio e fine bruschi, che migliora con la pressione forte piegandosi in due e con il calore locale e con bevande calde. Presente irritabilità nervosa. Spesso viene associato a Colocynthis, che presenta sintomi analoghi, ma con un flusso più scarso (Guermonprez).

Sabina

Mestruazioni abbondanti (sangue rosso vivo con coaguli) che possono durare otto-dieci giorni. I dolori, violenti come pugnalate, con irradiazione alla parte alta delle cosce, partono dal sacro e si irradiano verso il pube e le cosce.

Veratrum album

Mestruazioni abbondanti e dismenorrea sempre associata a sudorazione algida, tendenza lipotimica, diarrea, vomito. Crampi ai polpacci.

Cocculus indicus

Presenta dolori taglienti con malessere sincopale, nausea e sensazione di debolezza intensa (da non tenersi in piedi e di caduta imminente), ma senza sudorazione algida.

Viburnum opulus

Mestruazioni ritardate, scarse e di breve durata (qualche ora) con dolori crampiformi alti (verso l’ombelico) e che si irradiano alla parte alta delle cosce; tendenza agli svenimenti.

La posologia è 9 – 15 CH, cinque granuli del medicinale omeopatico indicato ogni 15-60 minuti: diminuire la frequenza di assunzione in base al miglioramento ottenuto.
La prescrizione del “medicinale di fondo” o di terreno si basa su un’attenta anamnesi
e una profonda conoscenza della materia medica omeopatica ed è di pertinenza del
medico esperto in omeopatia. Fra i medicinali omeopatici di terreno si segnalano:
Actaea racemosa, Ignatia amara, Lilium tigrinum, Nux vomica, Pulsatilla, Sepia,
Staphysagria, Lilium tigrinum ecc.

Un supporto anche dalla gemmoterapia

Per il trattamento complementare della dismenorrea si può attingere anche alla gemmoterapia. Tra i gemmoderivati più utilizzati si segnalano:

  • Rubus idaeus MG 1DH: il gemmoderivato, ottenuto dai giovani getti del lampone (Rubus idaeus L.), presenta un organotropismo elettivo nei confronti dell’apparato genitale femminile, ove, grazie alla presenza di un insieme di sostanze miorilassanti, manifesta azione antispasmodica a livello uterino; ciò ne giustifica l’utilizzo in caso di dismenorrea. Risulta utile anche in caso di ritenzione idrica, aumento della tensione mammaria, irritabilità, insonnia ecc. (sindrome iperfollicolinica).
    La posologia è di 50 gocce, diluite in acqua, mattino e/o sera, per 20 giorni al mese per almeno tre mesi.
  • Tilia tomentosa MG 1DH: di prescrizione sistematica in tutti i casi di ansia e nelle molteplici espressioni della distonia neurovegetativa per le ormai accertate proprietà spasmolitiche e sedative, questo gemmoderivato è in grado di limitare la componente ansiosa e contribuisce a migliorare il tono dell’umore. Può affiancare una terapia farmacologica: ad oggi, infatti, non sono segnalati effetti collaterali o interazioni farmacologiche. Per quanto riguarda le avvertenze, si segnala che in qualche raro caso, in seguito alla sua somministrazione, si può verificare un’inversione di effetto: l’assunzione del gemmoderivato può eccitare invece di calmare. In questi casi occorre ridurre la posologia. È pertanto buona norma iniziare la terapia partendo dalla posologia minima, per poi aumentarla con gradualità.
    La posologia è di 20-50 gocce da diluire in acqua una-tre volte al dì.