Alcuni dispositivi indossabili, come un braccialetto della fertilità, potrebbe stimare con cinque giorni di anticipo la comparsa di manifestazioni Covid-19 correlate, tra queste specifici sintomi respiratori. Le evidenze da uno studio su BMJ Open (Investigation of the use of a sensor bracelet for the presymptomatic detection of changes in physiological parameters related to COVID-19: an interim analysis of a prospective cohort study (COVI-GAPP)), a opera di ricercatori svizzeri e del Liechtenstein.

Il quesito

È possibile diagnosticare Covid-19 in fase pre-sintomatica ricorrendo a strumenti di machine learning e/o di intelligenza artificiale? Più specificatamente rilevare cambiamenti fisiologici virus-correlati utilizzando un dispositivo indossabile?

Per rispondere a questi quesiti un gruppo di ricercatori europei ha avviato una analisi ad interim di uno studio di coorte prospettico, condotto a livello nazionale in Liechtenstein, su pazienti che indossavano un braccialetto per la misurazione della fertilità attraverso il monitoraggio di dati riferiti a frequenza respiratoria (RR), frequenza cardiaca (FC), variabilità della FC (HRV), temperatura della pelle del polso (WST) e perfusione cutanea.

Obiettivo dello studio era stimare la possibilità di creare un algoritmo di apprendimento automatico in grado di diagnosticare in anticipo la comparsa di sintomi riferibili a COVID-19 ancora prima della conferma diagnostica da test molecolari e/o sierologici.

Risultati

Nel corso dell’indagine sono stati considerati oltre 1,5 milioni di ore di dati fisiologici riferiti a 1.163 partecipanti, di età media 44±5,5 anni, invitati a indossare il braccialetto di notte a sua volta collegato e sincronizzato con un’app per smartphone complementare al risveglio, educata a registrare tutte le attività che potessero potenzialmente alterare il funzionamento del sistema nervoso centrale, come l’assunzione di alcol, farmaci da prescrizione e possibili sintomi di Covid-19.

Nel corso dello studio, grazie al device indossabile, sono stati rilevati e confermati 127 casi positivi, di questi 66 (52%) in pazienti che avevano indossato il dispositivo dal basale all’insorgenza dei sintomi (SO), ovvero per almeno 29 giorni prima dell’inizio dei sintomi ricevendo conferma di positività dal tampone PCR. Quindi sono state incluse nell’analisi finale.

Il monitoraggio con il braccialetto ha permesso, dunque, di vedere anticipati cambiamenti significativi poi osservati in cinque parametri fisiologici: RR, HR, HRV, rapporto HRV e WST durante i periodi di incubazione, presintomatico, sintomatico e di recupero di COVID-19 rispetto al basale.

In conclusione

L’algoritmo addestrato ha consentito di rilevare lo sviluppo di Covid-19 fino a 2 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi. Quindi i dispositivi/sensori indossabili potrebbero rappresentare un efficace strumento per la diagnosi anticipata di Covid-19 in fase ancora presintomatica, attestata nel 68% dei partecipanti allo studio. L’algoritmo è ora in valutazione in uno studio crossover randomizzato, in singolo cieco, a due periodi e a due sequenze che ne potrebbe confermare la validazione. I risultati sono attesi entro la fine dell’anno.

Fonte:

  • Risch M, Grossmann K, Aeschbacher S et al. Investigation of the use of a sensor bracelet for the presymptomatic detection of changes in physiological parameters related to COVID-19: an interim analysis of a prospective cohort study (COVI-GAPP). BMJ Open 2022. Vol. 12, Issue 6