Il virus HIV continua incessante a diffondersi tra la popolazione, senza risparmiare alcun tipo di cittadino. Non sono giustificati il calo di attenzione, la scarsa informazione e i tabù che ancora si registrano sull’argomento. “La trasmissione tramite rapporti eterosessuali è la più comune (43%), seguita dalle infezioni contratte mediante rapporti omosessuali tra maschi (40%). La fascia di età più colpita è quella compresa tra i 30 e i 39 anni con il 32% dei casi ma il 20% di nuove infezioni diagnosticate in giovani di 20-30 anni non consente rassicurazioni sulla possibile precocità del contatto con il virus” spiega Professor Massimo Galli, Vicepresidente di Anlaids Lombardia e Direttore Dipartimento Infettivologia dell’Ospedale Sacco. Arcobaleno AIDS e Anlaids hanno deciso di ampliare la campagna di prevenzione su HIV e malattie sessualmente trasmissibili sfruttando i più diffusi social media. Digitando HImoVie su Facebook, Twitter e YouTube i ragazzi possono recepire i messaggi di prevenzione essenziali per la propria salute, partecipare attivamente realizzando contenuti multimediali o video, e guardare l’ottimo lavoro dei primi giovani vincitori. Il portale coordina tutte le iniziative, tra cui anche spettacoli teatrali e incontri con gli esperti nelle scuole. I dati più recenti relativi alla diffusione dell’HIV segnalano una diminuzione nel numero dei contagi e dei decessi. L’aspettativa di vita che segue a una diagnosi precoce è enormemente aumentata grazie ai nuovi farmaci disponibili. Tuttavia i cambiamenti negli stili di vita e nei comportamenti favoriscono la diffusione dell’infezione con modalità che conducono spesso alla scoperta della sieropositività quando il sistema immunitario è ormai fortemente compromesso. Una tendenza da bloccare dando diffusione a informazione e prevenzione.