Alle proteine della soia, utilizzate per produrre integratori alimentari, vengono associati diversi effetti benefici, tra cui l’effetto dimagrante nelle diete, il miglioramento delle prestazioni sportive e il mantenimento dei livelli di zuccheri e colesterolo.
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) non ha tuttavia autorizzato i claim relativi a diversi degli effetti attribuiti alla soia e alle sue proteine, tra cui, per l’appunto, la riduzione del rischio cardiovascolare in relazione alla loro capacità di ridurre i livelli di colesterolo LDL.
La percentuale di riduzione (pari al 3-4%) della colesterolemia LDL finora attribuita alla soia e ai prodotti derivati è paragonabile a quella ottenibile con il consumo regolare di altri alimenti vegetali o di loro componenti (frutta oleaginosa o fibre, per esempio).
L’FDA (Food and Drug Administration), invece, ha approvato tempo fa un claim relativo agli effetti benefici della soia e delle sue proteine sull’apparato cardiovascolare, collegato proprio alla loro capacità di ridurre il colesterolo. Attualmente l’ente americano sta valutando la possibilità di revocare tale claim, a causa dell’assenza di evidenze di una riduzione di colesterolo LDL in studi clinici randomizzati controllati.
Lo studio
Un team congiunto di ricercatori canadesi e statunitensi ha preso in esame i 46 trials selezionati dalla FDA per valutare la revoca del claim relativo al rapporto tra proteine della soia e livelli di colesterolo.
La metanalisi, dal titolo “A Meta-Analysis of 46 Studies Identified by the FDA Demonstrates that Soy Protein Decreases Circulating LDL and Total Cholesterol Concentrations in Adults”, ha analizzato 2.607 soggetti di entrambi i sessi, i cui livelli basali medi di colesterolemia erano compresi tra 110 e 201 mg/dL, per studiare l’effetto delle proteine della soia sul colesterolo LDL e sul colesterolo totale rispetto ad altri tipi di proteine. Il periodo medio di osservazione è stato di 6 settimane.
Nello studio è stata stata messa a confronto la soia con altri alimenti vegetali e fibre con proprietà ipocolesterolemizzanti.
43 dei 46 studi valutati dalla FDA hanno fornito dati per la metanalisi: tutti hanno prodotto dati per il colesterolo totale, 41 di essi per il solo colesterolo LDL.
L’assunzione media giornaliera di 25 g di proteine della soia ha condotto a una diminuzione del colesterolo LDL di 4,76 mg/dL e a una riduzione del colesterolo totale di 6,41 mg/dL.
Conclusioni
I risultati mostrano che l’assunzione di proteine della soia sia in grado di ridurre i livelli di colesterolo LDL del 3-4% nei soggetti adulti.
Tale esito conferma l’indirizzo delle linee guida internazionali, che consigliano di aumentare il consumo di proteine vegetali in generale.
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