Il tumore del colon-retto, ad oggi resta uno dei big killer: è il terzo tumore in ordine di frequenza nell’uomo e il secondo nella donna e ha alta elevata letalità. Da qui la necessità di investigare e meglio comprendere i meccanismi di insorgenza, eventuali trigger e nuovi approcci terapeutici, preventivi e curativi della malattia. Recenti studi, condotti con queste finalità, sembrano dimostrare l’implicazione nel tumore del colon-retto di uno specifico probiota, il Lactobacillus reuteri e del suo principale metabolita, la reuterina. Lo studio condotto da ricercatori della University of Michigan, US, è stato pubblicato su Cancer Cell.

La relazione

Cosa c’entrano i bacilli intestinali con il tumore del colon-retto? Una parte in causa sembrano proprio averla: condizioni di disbiosi associate alla neoplasia erano già note, ma recenti studi condotti su campioni di feci in pazienti e modelli murini affetti da tumore colon-rettale avrebbero fatto osservare una riduzione dei livelli del batterio commensale Lactobacillus reuteri e del suo principale metabolita, la reuterina.

Un dato meritevole di ulteriori approfondimenti, al fine di valutarne possibili azioni di prevenzione e cura, indagate da un gruppo di ricercatori americani. Diverse le evidenze emerse da studi sperimentali, in vivo e in vitro, che confermerebbero la stretta relazione tra (insorgenza) del colon-retto e microbiota intestinale alterato. In particolare si evince:

  • la possibile azione preventiva di Lactobacillus reuteri, ceppo probiotico attualmente utilizzato in studi clinici nel trattamento di colite, asma e infezione da Helicobacter pylori, anche verso il cancro del colon-retto grazie all’azione della reuterina, un suo metabolita;
  • la riduzione, nell’uomo e nel modello murino affetto da malattia rispetto ai controlli, di diversi altri lattobacilli, tra cui il Lactobacillus acidophilus, oltre a Lactobacillus reuteri;
  • la potenzialità di reuterina nell’indurre l’apoptosi delle cellule tumorali, attivata dall’inibizione di alcuni processi cellulari chiave, quali la traduzione delle proteine e la produzione di specie reattive dell’ossigeno all’interno e nell’intorno del tessuto tumorale;
  • in studi in vitro, la somministrazione quotidiana di un ceppo di L. reuteri produttore di reuterina oppure un ceppo dello stesso probiotico, ma geneticamente modificato per non produrre questo metabolita, suggerirebbero nei topi in trattamento un aumento delle specie reattive dell’ossigeno e di reuterina, ma anche una ridotta crescita del tumore e lesioni meno invasive rispetto ai topi di controllo.

Questi ultimi dati sembrano suggerire il possibile impiego di Lactobacillus reuteri integrato al trattamento antitumorale tradizionale o come strategia preventiva all’insorgenza del tumore del colon-retto, da validare in studi clinici dedicati

Fonte:

  • Bell HN, Rebernick RJ, Gover J et al. “Reuterin in the healthy gut microbiome suppresses colorectal cancer growth through altering redox balance”. Cancer Cell, Vol. 40, Issue 2, 2022. DOI:https://doi.org/10.1016/j.ccell.2021.12.001