Malaria

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La malaria è una malattia causata da protozoi del genere Plasmodium. Questi parassiti, una volta introdotti nel circolo sanguigno umano dalla puntura di una zanzara Anopheles, infettano le cellule del fegato e i globuli rossi. Causano febbre alta e altre manifestazioni che dipendono dalla specie del plasmodio e dalla carica infettante.

La malaria è una malattia causata da protozoi del genere Plasmodium introdotti nel circolo sanguigno umano dalla puntura di una zanzara Anopheles
La malaria è una malattia causata da protozoi del genere Plasmodium introdotti nel circolo sanguigno umano dalla puntura di una zanzara Anopheles

La malaria è endemica in vaste aree del mondo e continua a rappresentare una delle principali emergenze sanitarie del pianeta.

Agenti patogeni e sintomatologia della malaria

I sintomi della malaria, indipendentemente dall’agente, comprendono:

  • febbre e brividi intensi spesso ad andamento intermittente (parossismo malarico che coincide solitamente con la rottura dei globuli rossi per il rilascio dei parassiti),  
  • anemia emolitica,
  • splenomegalia (di solito palpabile dopo una settimana di malattia),
  • epatomegalia.

Le specie principali di Plasmodium che infettano l’uomo sono:

  • falciparum, è l’agente della terzana (picchi febbrili a intervalli di 48 h, ogni terzo giorno) maligna (perché ha effetti microvascolari). I sintomi compaiono da una a due settimane dopo la puntura e possono comprendere cefalea, vomito, diarrea, emorragie retiniche, ittero, convulsioni, coma. A volte non dà splenomegalia. Plasmodium falciparum può ostruire i capillari e impedire l’ossigenazione del cervello (malaria cerebrale) o di altri organi.
  • vivax, causa febbre terzana solitamente benigna. L’incubazione è di 12–17 giorni, nei climi temperati può protrarsi per oltre 1 anno. Raramente determina morte per rottura della milza o per iperparassitemia incontrollata nei pazienti asplenici. Dopo l’attacco primario, può dare recidive a distanza di qualche mese per la persistenza di alcuni parassiti nel fegato,
  • ovale, determina una sintomatologia analoga al Plasmodium vivax che può presentarsi dopo 16-18 giorni o più
  • malariae, è l’agente della quartana (picchi febbrili a intervalli di 72 h, ogni quarto giorno). L’incubazione va da un mese ad anni. I sintomi possono essere non acuti, ma possono ripresentarsi portando nefriti o nefrosi da immunocomplessi o splenomegalia tropicale per la persistenza di alcuni parassiti in circolo,
  • knowlesi, ha come serbatoi alcuni primati, raramente causa una forma di quartana benigna anche nell’uomo.

Vettori del plasmodio

I parassiti del genere Plasmodium hanno un ciclo vitale che si compie in parte nell’uomo, in parte nelle zanzare del genere Anopheles. Le specie di questo genere sono circa 60. Le femmine di zanzara Anopheles si infettano suggendo il sangue da un soggetto malarico e trasmettono i parassiti pungendo altri soggetti.

Sul caso della bambina di 4 anni di Trento morta per malaria, riportiamo il commento di Susanna Esposito, professore ordinario di pediatria all’Università degli Studi di Perugia e presidente WAidid, Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici.

«Se pur non conosco personalmente i dettagli del caso – afferma Susanna Esposito – vorrei rassicurare le famiglie sottolineando che la malaria non si trasmette da persona a persona se non attraverso sangue infetto. Nel nostro Paese, però, esistono, se pur rare, specie di zanzare Anopheles (in particolare, Anopheles labranchiae), che sono possibili vettori di questa malattia. Quando ci sono soggetti infetti, il contagio, se pur eccezionale, è un rischio possibile. È fondamentale che i pazienti con malaria accertata stiano in una stanza con zanzariere alle finestre e porte chiuse per evitare il diffondersi della malattia che in teoria può verificarsi».