Dal 19 al 26 ottobre, Modena ospiterà la quattordicesima edizione di Màt, la Settimana della Salute Mentale, con un programma che include un centinaio di eventi tra incontri, dibattiti, spettacoli e concerti, distribuiti nei vari comuni della provincia. Questa manifestazione rappresenta un’importante occasione per sensibilizzare il pubblico sulla salute mentale, tema spesso ignorato o stigmatizzato. Il focus di quest’anno è riassunto nel motto “prendersi cura”, che intende porre l’accento non solo sulla cura professionale, ma anche su quella comunitaria e familiare.
Secondo Fabrizio Starace, direttore del festival e Presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP), è fondamentale “superare lo stigma e il pregiudizio” legati alla malattia mentale, promuovendo una maggiore inclusione. Questo tema è diventato particolarmente urgente negli ultimi anni, con un aumento del 28% dei disturbi mentali, principalmente ansia e depressione. Gli effetti della pandemia, la crisi climatica e i conflitti globali hanno avuto un impatto devastante sulla salute mentale, soprattutto tra i giovani, le donne e gli anziani.
Il programma di Màt è variegato e tocca molte tematiche critiche. Tra queste, la salute mentale dei giovani, spesso alle prese con problemi legati al body shaming, ai disturbi alimentari e alla difficoltà di integrazione delle seconde e terze generazioni di immigrati. Le fragilità sociali, come quelle legate alla tossicodipendenza o alla condizione carceraria, sono altri temi centrali della settimana. Gli incontri promuoveranno il dialogo e la riflessione su come prendersi cura non solo di chi soffre, ma anche di chi è impegnato ogni giorno nella cura degli altri.
La manifestazione, sostenuta dall’Azienda Sanitaria di Modena e da altre realtà locali, è gratuita e aperta a tutti, con l’obiettivo di rafforzare il senso di comunità e combattere l’isolamento e la solitudine, creando una rete solidale e accogliente.