Non solo buoni per la vista. Secondo studi recenti, in particolare una review (Bluberry supplementation and skin health. Antioxidants) pubblicata su Antioxidants, il mirtillo, assunto sotto forma di integratore o applicato per via topica, contribuirebbe a mantenere in salute la pelle.

Alcuni dei suoi composti bioattivi potrebbero ostacolare l’azione nociva di contaminanti ambientali, tra i primi trigger di invecchiamento cutaneo, ovvero a inibire gli effetti di stress ossidativo e infiammazione. Vantaggi che potrebbero essere particolarmente benefici in pazienti già portatori di alcune affezioni cutanee come la psoriasi.

Ambiente (inquinato) e pelle: quale relazione

Il binomio è stretto, non fosse altro che la pelle è l’organo barriera deputato alla difesa degli attacchi esterni contro l’organismo: gli inquinanti ambientali sono tra le principali fonti di esposizione. Ozono, raggi UV, smog, particolati, agenti atmosferici sono una minima selezione dei tanti contaminanti che in maniera aggressiva e in misura piĂą o meno intensa causano “reazioni avverse” per e sulla cute. 

L’invecchiamento cutaneo precoce è una delle prime manifestazioni, ma non la sola: gli inquinanti ambientali possono, infatti, indurre la produzione cronica di specie reattive dell’ossigeno, generate come risposta attiva a un evento esterno, ma che possono alterare, fino a ridurre sensibilmente il sistema di difesa cutanea, con quanto ciò comporta. 

Altri possibili esiti sono l’aumento dello stress ossidativo che, a sua volta, dispone l’esaurimento degli antiossidanti, la perossidazione lipidica e il danno al DNA.

La risposta naturale

La ricerca è al lavoro per studiare soluzioni complementari alla medicina tradizionale in grado di “tenere testa” a questa cascata di eventi, limitandone gli effetti negativi.

Una risposta efficace sembra fornita dal mirtillo e dalla ricchezza dei suoi composti bioattivi: flavonoidi, polifenoli antociani, responsabili del colore blu della bacca, vitamine A, C ed E, giĂ  note per l’azione positiva a livello cutaneo, e altre molecole dalle proprietĂ  antiossidanti, antinfiammatorie, immunomodulatorie e antimicrobiche. 

Tali composti e i rispettivi metaboliti, ovvero i prodotti intermedi o finali ottenuti dal processo metabolico a opera del microbiota intestinale, sembrerebbero avere un ruolo protettivo contro diverse malattie, compresa un’azione benefica sulla cute. Nello specifico, associati sia dall’assunzione del mirtillo in forma di integratore sia applicato per via topica.

Sulla pelle

Applicato a diretto contatto della cute, il mirtillo, o meglio i suoi ingredienti, in particolare vitamina C, vitamina E, resveratrolo, contribuirebbero ad abbassare i livelli di infiammazione dovuti all’esposizione cronica a ozono, radiazioni UV e altri inquinanti ambientali. 

Gli estratti del mirtillo, da studi di letteratura, agirebbero da un lato, con un effetto modulante su alcuni pathway del fattore NFkB, il fattore di trascrizione con ruolo primario nella regolazione della risposta immunitaria, nell’infiammazione, nella proliferazione cellulare, nell’apoptosi e nel cancro, contrastando in questo contesto l’infiammazione.

Dall’altro, del fattore nucleare Nrf2, un fattore di trascrizione che regola l’espressione genica di una grande varietà di enzimi citoprotettivi antiossidanti e della fase II di disintossicazione attraverso una sequenza promotrice nota come elemento di risposta antiossidante (ARE), quindi, favorendo un aumento dell’attività di difesa antiossidante.

Ciò a vantaggio, generale, di un potenziamento/miglioramento della funzione-barriera della cute.

L’integrazione

I composti del mirtillo assunti per os, in forma di integratore, migliorerebbero la funzionalitĂ  vascolare a livello cutaneo. Un dato piĂą che plausibile in relazione ai ben noti effetti del mirtillo anche su capillari e vene. 

In sede cutanea si osserverebbe una riduzione del rossore e un aumento dell’elasticità della pelle. Non ultimo alcune evidenze sembrerebbero dimostrare che l’integrazione orale con mirtillo possa sostenere lo sviluppo a livello di microbiota intestinale di determinate specie microbiche benefiche soprattutto in pazienti con alcune affezioni cutanee, come la psoriasi. Anche in questo caso, agendo sul controllo di stress ossidativo e sulla diminuzione dei livelli di infiammazione

Fonte

Ivarsson J, Pecorelli A, Lila MA et al. Bluberry supplementation and skin health. Antioxidants, 2023, 12(6), 1261.