Non si può fare a meno includere in una sana nutrizione, a beneficio soprattutto della salute del cuore più esposto a patologie dell’età adulta e dell’invecchiamento, sei ingredienti: frutta, verdura, legumi, noci, latticini integrali, prodotti con latte intero, e pesce. Questi ultimi due sono potenzialmente i più cruciali per il benessere del cuore stesso.
Sono i suggerimenti dello studio PURE (Prospective Urban Rural Epidemiology), e del PURE Healthy Diet, “Diet, cardiovascular disease, and mortality in 80 countries“, pubblicato sulla rivista European Heart Journal 2023.
Si tratta di uno score appositamente studiato e che diversamente da altri indici utilizzati per la valutazione di una sana alimentazione, tra cui la dieta planetaria EAT-Lancet e la dieta mediterranea, include fra i parametri rappresentati anche paesi ad alto, medio e basso reddito, e solo alimenti protettivi o naturali.
Infatti, rispetto ad altri stili dietetici, il PURE concede tra gli alimenti di una dieta sana anche l’introduzione di quantità moderate di cereali integrali o carni non trasformate.
Inoltre, nello studio PURE la valutazione in termini di punteggi dietetici è calcolata sempre su cibi naturali e protettivi, rispetto ad altro indice che arrivano a uno score di combinazione fra alimenti considerati dannosi, come alimenti trasformati e ultra-trasformati.
Su queste analisi, dunque, i ricercatori hanno elaborato un punteggio dietetico e replicato in cinque studi indipendenti per misurare i risultati sanitari in diversi paesi e in persone con e senza precedente CVD.
Il PURE Healthy Diet score
Il punteggio relativo alla dieta sana è stato sviluppato, appunto, sulla base di sei alimenti (frutta, verdura, noci, legumi, pesce e latticini principalmente integrali) ciascuno associato a un rischio di mortalità significativamente più basso in un intervallo di punteggi da 0-6.
Le principali misure di esito erano la mortalità per tutte le cause e gli eventi cardiovascolari maggiori (CVD). Durante un follow-up medio di 9.3 anni, rispetto a un punteggio dietetico di <1 punto, un punteggio dietetico di >5 punti è stato associato a un minor rischio di mortalità [hazard ratio (HR) 0.70; intervallo di confidenza al 95% (CI) 0.63-0.77)], CVD (HR 0.82; 0.75-0.91), infarto miocardico (HR 0.86; 0.75-0.99 ) e ictus (HR 0.81; 0.71-0.93).
In tre studi indipendenti, condotti su pazienti vascolari, sono stati riscontrati risultati simili con un punteggio dietetico più elevato associato a mortalità inferiore (HR 0.73; 0.66–0.81), CVD (HR 0.79; 072 –0.87), infarto del miocardio (HR 0.85; 0.71– 0.99) e un rischio inferiore di ictus non statisticamente significativo (HR 0.87; 0.73–1.03).
Inoltre, in due studi caso-controllo, un punteggio dietetico più elevato è stato associato a un primo infarto miocardico inferiore [odds ratio (OR) 0.72; 0.65–0.80] e ictus (OR 0.57; 0.50–0.65). E a un rischio di morte o di malattie cardiovascolari significativamente più basso nelle regioni con redditi nazionali lordi inferiori rispetto a quelli con redditi nazionali lordi più elevati (P per eterogeneità <0.0001).
Il punteggio PURE ha mostrato associazioni leggermente più forti con morte o CVD rispetto a molti altri punteggi dietetici comuni (P < 0,001 per ciascun confronto).
In conclusione
Lo studio farebbe rilevare che quantità moderate di pesce e latticini integrali sono associate a un minor rischio di malattie cardiovascolari e mortalità, ma anche che gli stessi risultati in termini di salute possono essere raggiunti con un consumo moderato di cereali e carne, purché si tratti di cereali integrali non raffinati e carni non trasformate.
In termini pratici, il PURE Healthy Diet Score quantifica (e suggerisce) un apporto medio giornaliero di 2/3 porzioni frutta e verdura, 1 porzione di noci e 2 di latticini.
Inoltre, sono previste (nel calcolo del punteggio) anche 3-4 porzioni di legumi a settimana e 2-3 di pesce. Possibili sostituti: una porzione di cereali integrali al giorno e uno di carne rossa o pollame non trasformati.
Fonte
Mente A, Dehgham M, Rangarajan S et al. Diet, cardiovascular disease, and mortality in 80 countries. European Heart Journal 2023, Volume 44, Issue 28, Pages 2560–2579.